Interrogazione su episodio di Roseto degli Abruzzi
“La serie di terribili episodi accaduti in questi giorni dimostra che siamo oltre il pregiudizio: una parte del Paese sta passando dalle parole a vie di fatto apertamente razziste”. Lo dichiara Camillo D’Alessandro, deputato del Partito democratico.
“Una delle pagine più vergognose di questa cupa montante marea – spiega – è quella di Roseto degli Abruzzi. Una volta alla Asl per rinnovare il proprio libretto sanitario, un cittadino senegalese, che vive e lavora in Italia, si è sentito dire da un dipendente dell’agenzia sanitaria, dunque un rappresentante della pubblica amministrazione, ‘vattene, questo non è l’ufficio del veterinario’. Un episodio incredibile, che si aggiunge alle offese, alle violenze, addirittura gli omicidi che hanno colpito chi nel nostro paese non aveva, come colpa, che il colore della pelle. Questi sono i frutti avvelenati della irresponsabile propaganda di Salvini. Il ministro dell’Interno può essere considerato il mandate morale di questi episodi. Davanti a tutto questo i 5 Stelle non sanno andare oltre penose equilibrismi da azzeccagarbugli della morale, nel cinico tentativo di tenere insieme la linea di Salvini e le aspettative del loro elettorato di sinistra. Anche nel presidente Fico, almeno per il momento, le ragioni della poltrona sembrano prevalere su quelle della coerenza”.
“La situazione rischia di diventare incontrollabile. Bisogna fare qualcosa. Intanto, presenterò un’interrogazione su episodio, quello di Roseto, che non sembra accaduto nell’Italia del 2018 ma nell’Alabama del secolo scorso”, conclude.