“A Umar Ghuni, nato in Ghana, volontario della Croce Rossa, un vigliacco razzista ha gridato: ‘sporchi la divisa che indossi’. Non è la prima volta che gli vengono rivolti insulti di questo genere a e questo punto gli altri militi hanno deciso di rendere pubblico quello che è successo al loro collega, per esprimergli solidarietà e denunciare un clima ormai irrespirabile”. Lo dichiara Raffaella Paita, deputata del Partito democratico, a proposito del caso del milite 25enne di Loano, bersaglio di continue offese razziste, di cui si occupano oggi alcune testate liguri.
“E’ impossibile non vedere – continua - come quello che sta accadendo sia figlio di una politica che ogni giorno semina odio ed eccita i sentimenti peggiori al solo scopo di raccogliere consensi utilizzando tutti i metodi, anche i più ripugnanti. Comportamenti che inducono Umar ad affermare: ‘E’ normale perché sono nero’. No caro Umar”.
“Apprezziamo il tuo impegno civile e ti ringraziamo. Ma abbiamo anche il dovere di dire con forza: no, non è normale. Per noi non sarà mai normale. Un abbraccio forte a te e a tutti i militi di Loano”, conclude.