“Quella messa in campo dal Pnrr è una straordinaria occasione per rafforzare il futuro della sanità e del welfare del Paese, superata l’emergenza Covid con l’attuazione del piano vaccinale. La Missione 6 del Pnrr, denominata appunto ‘Salute’, si caratterizzata da linee di intervento volte a rafforzare e rendere più sinergica la risposta sanitaria territoriale e ospedaliera, a promuovere e diffondere l'attività di ricerca del Servizio sanitario nazionale. La priorità è promuovere e rafforzare un'assistenza di prossimità, anche con il forte investimento tecnologico e della telemedicina, e che trova nelle case di comunità l’architrave per una reale integrazione tra sanità, sociale e terzo settore vicina ai bisogni dei cittadini, con l’obiettivo di consentire un'effettiva equità di accesso della popolazione alle cure sanitarie e sociosanitarie, attraverso la definizione di standard qualitativi e quantitativi uniformi e tenendo conto delle aree interne e montane. Si pone così la necessità di rivedere il Dm 70/15 anche per dare corpo agli ospedali di comunità”.
Così Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera e relatrice sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Fondamentale sarà - aggiunge la deputata dem - il rapporto tra Salute e Ricerca prevista nel Pnrr, a cominciare da una rivisitazione del regime giuridico degli Irccs e delle politiche del ministero della Salute, sostenendo l'attività di ricerca e rafforzando le capacità di risposta del Ssn alle emergenze sanitarie, alla transizione epidemiologica e ai fabbisogni sanitari legati al quadro demografico. Le risorse complessivamente destinate alla Missione 6 ammontano a 19,72 miliardi di euro, pari al 9% delle risorse totali del Piano. Due le componenti progettuali di indirizzo: l’assistenza di prossimità e la telemedicina, con 7,90 miliardi di euro; e l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione dell'assistenza sanitaria, con 11,82 miliardi di euro. Si tratta - conclude Elena Carnevali - di un’opportunità unica per il Sistema Sanitario del nostro Paese che ha bisogno anche di un forte rafforzamento nel suo capitale umano e professionale”.