“Nel documento presentato in un non-paper inviato questa mattina alle capitali Ue e a Bruxelles, Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia avanzano proposte per noi inaccettabili sulla struttura e la composizione del Recovery Fund. Tali Stati ipotizzano la costituzione di un Fondo di emergenza temporaneo, limitato a due anni, per sostenere ‘la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari’, fornendo ai Paesi maggiormente colpiti non contributi a fondo perduto ma semplici ‘prestiti a condizioni favorevoli’. Il tutto peraltro sottoposto al rispetto di un forte impegno per le riforme e la stabilità del quadro fiscale, con un'attenzione marcata al rispetto dello Stato di Diritto e al contrasto alle frodi UE da parte dei beneficiari. L'idea di Europa che stiamo costruendo e dobbiamo difendere è fondata su solidarietà, cooperazione e senso di responsabilità comune. Finora le istituzioni hanno adottato strumenti straordinari inediti estremamente positivi. Il pacchetto di misure va completato con un Fondo per la ripresa economica e sociale che sia all'altezza delle sfide e permetta di dare un sostegno efficace ed adeguato agli Stati maggiormente colpiti da una crisi sanitaria di portata globale, di cui non hanno alcuna responsabilità. Rigettiamo quindi con forza ogni proposta al ribasso, volta a portare avanti soluzioni insufficienti ad assicurare il rilancio dei Paesi interessati e il futuro stesso dell'Europa.” Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue alla Camera.