“E’ in corso in questo momento una maratona web per presentare l’appello inviato al Governo dalla Fondazione Pol.i.s. e da tante associazioni perché una quota del Recovery Fund sia riservata all’implementazione di uno strategico Piano Nazionale Infanzia. Oltre 100 personalità si stanno alternando in diretta sulle pagine social di Fondazione Polis, Radio Siani, VIvoaNapoli, Guida Editori e Il Mattino, per sollecitare le istituzioni nazionali a porre i bambini concretamente al centro dell’azione politica. Sono rappresentate realtà operative e scientifiche, di carattere laico e religioso, che si occupano e progettano, anche a livello sociosanitario, a favore della prima infanzia, dell’età scolare, nel contrasto alla dispersione scolastica, alla povertà educativa e materiale, nell’impegno per l’area del disagio e della disabilità, per la promozione dello sport, come educativo fattore di sviluppo di comportamenti pro-sociali, per la tutela ed il recupero di ragazzi con esperienze carcerarie.
Raccolgo, dunque, con favore questo appello lanciato da Napoli, dalla città con una delle più alte percentuali di evasione scolastica, di povertà educativa e di disagio sociale del nostro Paese e con un numero crescente di giovani adolescenti che compongono le cosiddette baby gang. Diamo un’opportunità e servizi a tutti i bambini, a cominciare dalla nascita, colmando, da subito, il gap di asili nido tra il Nord e il Sud dell'Italia”.
Così il pediatra e capogruppo dem in commissione parlamentare Infanzia, Paolo Siani.
“La priorità - aggiunge - è quella di iniziare a occuparsi di infanzia con un programma di accoglienza del neonato alla nascita, in maniera organica e strutturata. Perché, come dimostrano studi scientifici, investire un euro alla nascita di un bambino produce 11 euro quando quel bambino avrà 18 anni. E prima si investe, in particolar modo tra gli 0 e i 5 anni, più l’investimento sarà fruttuoso”.