"L'erogazione del reddito di cittadinanza senza che sia in funzione il corrispondente sistema di verifica dei requisiti rischia di porre le condizioni di un clamoroso tranello: l'importo sarà concesso per poi, una volta superate le elezioni europee, richiesto indietro". Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposto del reddito di cittadinanza.
"Da oggi - spiega - è possibile presentare le domande per accedere a reddito di cittadinanza e Quota 100 tramite Caf o Poste, e dal 20 marzo l'Inps renderà disponibile i primi esiti istruttori. Sulla base di quali criteri e indicatori avverrà tutto questo, visto che il decreto non verrà approvato in modo definitivo prima del 25 febbraio? L'Inps, ente che stabilisce erogabilita ‘del beneficio, riferisce oggi che i controlli a loro carico potranno essere solo quelli legati ai requisiti economici. Come verranno verificati dunque tutti i paletti inseriti e inaspriti con il passaggio al Senato su condizione sociale, di continuità di residenza etc.?".
"Questa maggioranza silente in tutte le audizioni e con l’ assenza del governo ha solo un obbiettivo: non veder disturbato il manovratore e arrivare a erogare i primi benefici senza controlli. Non importa - come dichiarato dall’ex presidente Boeri - se saranno poi corretti attraverso azioni consistenti per il recupero di denaro a chi non aveva i requisiti, né che i poveri assoluti, senza casa o con residenze discontinue, rimarranno fuori dalla porta", conclude