Il governo ha risposto oggi in commissione Lavoro all’interrogazione dell’on. Pd, Debora Serracchiani, sulla nomina a presidente Anpal di Domenico Parisi
“Sulla nomina del Prof. Domenico Parisi a presidente dell’Anpal e di Anpal servizi, il governo, rispondendo alla mia interrogazione in commissione attraverso il sottosegretario Claudio Durigon, è stato del tutto evasivo. “ Debora Serracchiani, capogruppo del Pd in commissione Lavoro, si dichiara “assolutamente insoddisfatta” per la risposta sul potenziale conflitto d’interessi di “colui che secondo il decretone è preposto a vagliare le candidature e selezionare gli idonei navigator e ad acquistare l’App che dovrà far incontrare domanda e offerta di lavoro”. “Per noi – ha ribadito Serracchiani - la nomina di Parisi è in aperto conflitto d’interessi. Apprendiamo con favore, che contrariamente a quanto dichiarato in precedenza, il prof. Parisi intende mettersi in aspettativa dai suoi incarichi. Ma il governo non ha minimamente chiarito come il ministero intenda assolvere al compito di vigilanza, per impedire che vi siano conflitti di interesse. E non solo: nella risposta del sottosegretario Durigon non vi è alcuna spiegazione sulle società collegate direttamente ai familiari del prof Parisi. Che – lo ricordo- Di Maio ha voluto fortemente alla presidenza dell’Anpal in virtù della sua App che fa incrociare domanda e offerta di lavoro nel lontano Missippippi” . “Il cosiddetto “governo del cambiamento”- ha proseguito Serracchiani – non può limitarsi a specificare che potenziali conflitti d’interesse possano essere semplicemente messi da parte con una autocertificazione in cui si dichiara che non c’è alcuna incompatibilità.” “Inoltre – conclude Serracchiani – non ho sentito dal governo nessuna risposta su come si intenda vigilare affinchè non vengano raggirate le regole e limitata la trasparenza”.