“Spero che il lavoro delle Commissioni inizi presto e che i rider oggi presenti al Ministero del Lavoro possano essere ascoltati in Parlamento”. Lo dichiara Chiara Gribaudo, vice-capogruppo Pd alla Camera, a proposito dell’incontro di questa mattina tra Luigi Di Maio e alcuni rappresentanti dei ciclofattorini.
“C’è bisogno – spiega - di un confronto che non si limiti alle stanze governative e che affronti per questi lavoratori il tema primario della sicurezza: salariale, sul lavoro, assicurativa, contributiva. Sicurezza dovrebbe essere la nostra parola d’ordine nell’immaginare le loro tutele, anche partendo dalla Carta di Bologna. Individuare diritti in capo al lavoratore, sempre validi a prescindere dal rapporto di lavoro, è lo stesso principio con il quale abbiamo portato avanti la legge 81 per il lavoro autonomo. Da questo punto di vista sorgono molti dubbi sull’applicazione del reddito di cittadinanza, per come lo leggiamo in questi giorni sui giornali: che fine farà la Dis-Coll? Saranno aperti gli sportelli per gli autonomi nei centri per l’impiego?”.
“Spero che il Ministro Di Maio, visto che condanna le riforme del passato, non commetta l’antico errore di dividere di nuovo il lavoro e i suoi diritti in camere stagne. Sarebbe una brutta retromarcia per il mondo delle professioni e dei nuovi lavori", conclude.