“Un vecchio detto popolare dice che bisogna stare attenti perché a volte la toppa risulta alla fine essere peggiore del buco che si vuole coprire.
Se il buco era rappresentato dalla originaria proposta della maggioranza riguardante l’inserimento in Costituzione di un premio al 55% di seggi garantiti alla Camera e al Senato, la toppa non può certo essere un generico rimando a una legge elettorale che preveda un premio in seggi che garantisca la maggioranza ai sostenitori del Presidente del Consiglio eletto.
Un premio di maggioranza che non prevede sia un tetto massimo sia una soglia minima.
In teoria si potrebbero generare mostri simili alla legge Acerbo che paradossalmente aveva una soglia d’ingresso minima del 25% (con un numero di eletti garantito alla lista vincente del 75%).
La soluzione migliore è quella di confermare l’impostazione dei costituenti e di non inserire in Costituzione il tema della legge elettorale.
Legge elettorale che va cambiata per ridare nuovamente ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentati superando le attuali liste bloccate”.
Lo scrive in una nota Federico Fornaro, della Commissione Affari Costituzionali della Camera e componente dell’Ufficio di Presidenza del gruppo PD a Montecitorio.