“Il ministro dell’Università è a conoscenza del ruolo ricoperto dalla Link University nel contesto del cosiddetto Russiagate?“. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Alessia Morani, Andrea Romano e Anna Ascani, con un’interrogazione al ministro dell’Università.
“La Casa Bianca – spiegano - ha diffuso il cosiddetto ‘rapporto Mueller’. Le conclusioni sui temi principali dell’indagine evidenziano ‘un’interferenza russa con la campagna elettorale statunitense, radicale e sistematica’, allo scopo di favorire Donald Trump e sfavorire Hillary Clinton. Dalla stampa apprendiamo che anche l’Italia risulterebbe coinvolta nel cosiddetto ‘Russiagate”’. Il professore maltese Joseph Mifsud, personaggio chiave del Russiagate, avrebbe infatti incontrato per la prima volta presso l’Università Link campus di Roma, il consigliere di Trump George Papadopoulos. Misfud è il personaggio che ha messo in contatto lo stesso Papadopulos con ‘figure nell’orbita del Cremlino. Secondo il Foglio, Misfud, che ha fatto perdere le proprie tracce dal novembre 2017, entrando di fatto in clandestinità, sarebbe stato nascosto in un appartamento a Roma pagato da una società della Link, della quale lo stesso Misfud risulta socio al 35%, e del quale pare avesse disponibilità sin dal 2016, e che, nonostante l’università abbia sempre dichiarato che gli aveva affidato una docenza, le lezioni non sono mai effettivamente iniziate. Lo stesso Misfud, secondo quanto rivelato dal Foglio, nell’aprile del 2018 avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella creazione di importanti legami internazionali dell’università, ad esempio con l’Arabia saudita, con la Svizzera, e con la stessa Russia. L’avvocato del professor Mifsud, Stephan Roh, tra l’altro socio della stessa società di gestione della Link (GEM), ha dichiarato al Foglio che il presidente della Link Campus Vincenzo Scotti gli avrebbe ‘suggerito di presentare Papadopoulos ai suoi contatti russi’”.
“Lo stesso Roh ha dichiarato al Foglio che il suo assistito gli avrebbe riferito che ‘i suoi amici colleghi alla Link gli hanno organizzato un posto fuori Roma per nascondersi nel novembre/dicembre 2017, e sono stati in contatto con lui almeno fino a gennaio 2018’. E che questi ‘amici’ di Mifsud ‘avevano molta paura per la sua vita. Alla richiesta di chiarimenti del Foglio, la Link ha risposto che Misfud ‘aveva un’abitazione ad uso foresteria messagli a disposizione da noi, come è di usanza con i docenti stranieri’, concludono.