"Esprimo soddisfazione per il primo tavolo tenutosi ieri tra Prefettura, vertici di Fincantieri Marghera, le società Isolfin e Humangest ed i rappresentanti sindacali delle Segreterie metropolitane di FIOM-FILCTEM E NIDIL della CGIL di Venezia.
Concordo in particolare con quanto dichiarato dal Prefetto Di Bari relativamente alla catena dei subappalti e la richiesta a Fincantieri per rivedere i meccanismi legati a questa catena. Dentro quel sistema si annidano infatti sacche di sfruttamento sommerso, che coinvolge anche il delicato tema dell’integrazione, le quali non possono essere avallate in alcun modo, tanto più da aziende di proprietà pubblica. Come deputata ho già più volte sollecitato il Governo (che purtroppo rimane silente) rispetto agli indirizzi che si pensa di dare a Fincantieri sulla qualità del lavoro, sia dei dipendenti diretti che delle centinaia di lavoratori degli appalti che, lo ribadisco, non possono finire vittime di sfruttamento e caporalato.
Confido che si concretizzi rapidamente la garanzia che tutti i lavoratori interinali occupati presso il cantiere di Marghera possano proseguire nello stesso stabilimento, con missioni aventi una durata temporale maggiore rispetto a quella attuale di solo una/due settimane e che allo stato, tra l'altro, non sono state prorogate per alcuni lavoratori.
È fondamentale ora proseguire l’interlocuzione con le rappresentanze sindacali per garantire continuità occupazionale, dignità e sicurezza a questi lavoratori: vigileremo sulla questione". lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.