“Approfondire le circostanze in cui è avvenuta l’aggressione al giornalista di Repubblica Stefano Origone nel contesto degli scontri in occasione del comizio di Casapound a Genova”. Lo chiede Raffaelle Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, con un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'interno.
“Quanto accaduto il 23 maggio – spiega - a Genova a un giornalista di Repubblica che stava seguendo il presidio antifascista convocato per contestare il comizio, indetto in città, da Casapound, è grave e inquietante. Stefano Origone, cronista di Repubblica che stava seguendo fin dall'inizio il presidio è stato colpito da un gruppo di poliziotti in tenuta antisommossa. Come riportano gli organi di informazione, sulla base della ricostruzione fornita dallo stesso giornalista, Origone è stato ripetutamente colpito con manganellate e a calci anche quando caduto a terra e ha urlato ‘Sono un giornalista’. Solo l'intervento di un ispettore della Questura di Genova ha interrotto il pestaggio nel quale avrebbe riportato, secondo le prime informazioni raccolte due dita rotte ad una mano, una costola e contusioni ed ecchimosi sulla testa e su tutto il corpo. Ci sarebbero altri feriti che hanno dovuto far ricorso a cure sanitarie. Era stata più volte manifestata nei giorni precedenti l'inopportunità di autorizzare il comizio di Casapound, movimento di chiara matrice fascista, nella città medaglia d'oro della resistenza. Si tratta di un episodio grave che purtroppo vede per la città riaprirsi ferite dolorose.
“Il Governo non ritiene che la manifestazione di Casapound non andasse autorizzata dalle competenti autorità per evidenti rischi di ordine pubblico? E come intende garantire la tutela del diritto di cronaca e la protezione dei giornalisti che svolgono il loro indispensabile lavoro di informazione?”, conclude.