“160mila assunti, 3 miliardi di euro di finanziamenti, 200 milioni per la valorizzazione dei docenti e 5 miliardi per edilizia scolastica. Questa è ‘La buona scuola’ che abbiamo approvato in aula e non quella che è stata descritta fuori di qui. La nostra riforma fa diventare realtà l’autonomia scolastica che è rimasta sulla carta dalla riforma Berlinguer. E autonomia significa che le scuole sono libere di essere quello che vogliono essere in rapporto con il proprio territorio”. Lo ha detto Simona Malpezzi, deputata del Pd componente della commissione Cultura durante la dichiarazione di voto nell’aula di Montecitorio sul ddl ‘La buona scuola’ a nome del gruppo dei democratici.
“Il dirigenti scolastico - ha proseguito Malpezzi - non sarà uno sceriffo; abbiamo potenziato gli organi collegiali prevedendo la partecipazione attiva dei genitori e degli allievi nella definizione del Piano formativo e introdotto la valutazione del dirigente da parte di ispettori esterni. Tutte le scelte del dirigente dovranno essere motivate pubblicamente. Noi ci fidiamo dei docenti e per questo abbiamo voluto valorizzarli con fondi specifici per la formazione e l’aggiornamento. Ma gli stipendi sono troppo bassi; per questo chiediamo che avvenga quanto prima il rinnovo del contratto. Comprendiamo coloro che hanno manifestato in piazza in queste settimane; gli insegnanti non sono stati valorizzati fino a qui. I governi precedenti si occupavano di scuola solo per tagliare i fondi, anche se poi se lo dimenticano nelle loro dichiarazione di voto. Grazie alla ‘buona scuola’ sarà garantita la continuità didattica; basta supplenze e cambi di insegnati durante l’anno. La scuola non è di nessuno, è di tutti i cittadini anche di coloro che non votano come molti degli allievi. Noi facciamo questa riforma per loro perché sono il nostro futuro. Noi del Pd sul futuro ci scommettiamo”.