“Le prime scelte del governo in materia di istruzione sono gravi e prefigurano un vero e proprio attacco alla scuola pubblica. In particolare, la norma sul dimensionamento scolastico determinerà, di fatto, la riduzione, non solo delle sedi, che verranno inevitabilmente accorpate, ma anche del contingente dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, che saranno quasi dimezzati rispetto ad oggi.
Una norma ingiusta e discriminatoria che andrà ad impattare negativamente sui territori già in difficoltà come le aree interne ed il Mezzogiorno. Questo è un governo che taglia sull'istruzione e con la scelta scellerata di andare avanti con il progetto Spacca Italia, non farà che favorire le disuguaglianze e le disparità territoriali.
Va aperto un dibattito tra esecutivo e regioni per evitare che l'istruzione venga ulteriormente depotenziata. Per noi è urgente reperire risorse adeguate per assicurare a tutti il diritto all'istruzione, su tutto il territorio nazionale. La misura sul dimensionamento va corretta e va stabilito definitivamente che le risorse liberate dalla riduzione della spesa per istruzione conseguente al calo demografico siano reinvestite nel medesimo settore a beneficio dei giovani e delle future generazioni”.
Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e la capogruppo in commissione Cultura Irene Manzi.