"Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a 80 anni dall'emanazione delle vergognose leggi razziali volute dal regime fascista e a pochi giorni dal 73esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, Giorno della Memoria, nominando senatrice a vita Lilliana Segre, ebrea, deportata, donna che ha vissuto tutta una vita al servizio del ricordo e della testimonianza, ha rimesso alla dignità del mondo il nostro Paese.
Dopo giorni di umiliazione per l’Italia a causa delle parole inaccettabili pronunciate dal candidato presidente del centrodestra in Lombardia Fontana, che ha usato l’ignobile espressione “razza bianca” poi finita sui giornali di tutto il globo, è giunta forte, autorevole, costituzionalmente significativa questa nomina. Una scelta che dice a tutti i popoli della Terra che l’Italia ripugna il razzismo. Che l’Italia è consapevole della tragedia che quel crudele regime ha prodotto nella storia d’Europa. Che l’Italia, soprattutto, non dimentica né ora e né mai.
Viviamo tempi difficili: la democrazia non è acquisita una volta per tutte. I principi fondanti della nostra convivenza civile vanno difesi dai beceri attacchi quotidiani di chi propugna teorie sconfitte dalla storia e dalla scienza. Per me è un onore immenso poter condividere il ruolo di Parlamentare della Repubblica italiana con la senatrice Liliana Segre". Lo dichiara la deputata del Pd, Laura Venittelli.