• 17/06/2022

“Da diversi mesi la situazione nel Nord Italia è drammatica. Lunedì scorso si è svolta una seduta straordinaria dell’Osservatorio permanente sulle crisi idriche, convocata dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE, con le Regioni del distretto, Protezione Civile, MiTE, Ispra e i portatori di interessi pubblici e privati sullo stato idrologico dell’area padana, che ha evidenziato il contesto estremamente difficile in cui ci troviamo con il progressivo deficit di risorsa disponibile per tutti gli usi. Uno scenario molto critico al quale si aggiunge la previsione di mancanza di piogge e il persistere di alte temperature sopra la media. La mancanza di acqua influisce direttamente anche sulla produzione di energia degli impianti idroelettrici. La situazione va dunque affrontata non soltanto con aiuti immediati per contrastare l'emergenza, ma con misure strutturali per migliorare l'efficacia di gestione, conservazione e distribuzione delle risorse idriche. Strettamente connesso con gli eventi climatici estremi è poi anche il tema del dissesto idrogeologico, a causa del quale complessivamente il 93,9% dei comuni italiani è a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. Per tutte queste ragioni, insieme ai colleghi del Partito Democratico, abbiamo presentato in commissione Ambiente una risoluzione che impegna il Governo a valutare l’opportunità di proclamare lo stato di emergenza nelle regioni interessate; a scongiurare potenziali conflitti fra richiesta idrica per il funzionamento delle centrali, l’agricoltura e l’uso domestico; a realizzare infrastrutture di accumulo idrico durante gli eventi meteorologici estremi; ad evitare sprechi e dispersioni della rete. Il Pnrr è un’occasione che non possiamo sprecare per ripristinare il drenaggio delle acque e favorire la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, a prevenire i rischi idrogeologici. La Giornata Mondiale contro la desertificazione e la siccità di oggi non deve farci solo riflettere sugli errori del passato, ma deve spronarci a interventi urgenti e lungimiranti. Anche per questo chiediamo l’avvio in commissione di un ciclo di audizioni mirate a ottimizzare l’utilizzo delle risorse che abbiamo a disposizione”.

Così il capogruppo dem in commissione Ambiente alla Camera, Nicola Pellicani.