"La caduta di Assad, dopo mezzo secolo di regime sanguinario, è di per sé una buona notizia.
Assad è responsabile di crimini atroci nei confronti il suo stesso popolo compreso l'uso di gas letali contro chi non si sottometteva al suo potere e una durissima repressione contro gli oppositori. Di tutto questo dovrà rispondere nelle sedi opportune.
È comprensibile, dunque, la festa che in queste ore abbiamo visto per le strade di Damasco e di tutta la Siria.
È, tuttavia, presto per avere un quadro chiaro di cosa succederà adesso. Se, ad esempio, Muhammad al Jolani, leader jihadista garantirà davvero il rispetto delle minoranze politiche e religiose che ha promesso o se la Siria piomberà nel caos.
La prudenza è d'obbligo perché il rischio di vendette incrociate tra le varie componenti che in questi anni si sono contrapposte in Siria è molto elevato, così come il perdurare dell’influenza di potenze straniere che hanno agito in territorio siriano durante il periodo del conflitto esacerbando le contrapposizioni anziché cercare una via d’uscita". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.