“Poche ore fa in Somalia una bomba ha ucciso Hashi Omar Hassan. Questo ragazzo è stato quasi 17 anni ingiustamente in carcere, perché a causa di depistaggi venne condannato per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio. Alpi e Hrovatin vennero uccisi perché avevano scoperto dei traffici di rifiuti illeciti e armi, all’ombra della cooperazione internazionale. Ci furono depistaggi, al quale non furono estranei pezzi dello Stato, e ci fu una falsa accusa. Hassan si fece 16 anni e mezzo di carcere ingiustamente. Fino a quando la corte d’appello di Perugia, in seguito alle inchieste della giornalista Chiara Cazzaniga di ‘Chi l’ha visto?’ che scoprì il responsabile del depistaggio, riaprì il processo e assolse Hassan. Oggi purtroppo Hassan è stato ucciso in Somalia con una bomba. Esprimiamo qui il nostro dolore, e le nostre condoglianze ai familiari. E chiediamo al ministero degli Esteri, al governo e alla magistratura di attivarsi subito per cercare di capire cosa sia successo. Lo Stato è in debito nei confronti di questo ragazzo, sia per la sua ingiusta detenzione ma anche per il contributo che ha dato alla verità. Chiediamo, inoltre, alla Procura di Roma di non archiviare fino a che non sia fatta piena luce sulla morte di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, sui depistaggi, su quello che c’era dietro. Questo caso resta una ferita aperta per il Paese”.
Lo dichiara Walter Verini, deputato Pd e membro delle commissioni Giustizia e Antimafia, intervenendo in Aula alla notizia dell’uccisione di Hassan.