“Quella approvata dalla Camera è una riforma storica, molto attesa, che si pone l’obiettivo di dare dignità a chi lavora in qualunque ruolo nel mondo dello spettacolo. Una categoria dove frammentazione della professione, precarietà, discontinuità, forte presenza di contratti atipici, acuiscono i problemi già presenti nel mondo dei lavoratori precari e autonomi, per non parlare del lavoro sommerso, e questo ancor di più in tempi di crisi sanitaria ed economica. Il provvedimento interseca due grandi valori costituzionali: il diritto al lavoro e la promozione e la diffusione culturale. Un intervento molto corposo e importante, che ora necessita per rendere attuative le deleghe della determinata azione dei nostri ministri Franceschini e Orlando”.
Così la deputata dem, Chiara Gribaudo, componente della Segreteria Nazionale Pd e della commissione Lavoro, relatrice del Ddl delega sullo Spettacolo.
“Riconoscimento - aggiunge - delle specificità del lavoro e del carattere strutturalmente discontinuo; riconoscimento di un’indennità giornaliera; determinazione di parametri retributivi diretti ad assicurare un equo compenso; introduzione di un’indennità di discontinuità; istituzione, presso il ministero della Cultura, del registro nazionale dei lavoratori operanti nel settore dello spettacolo e del Tavolo permanente per lo spettacolo; riconoscimento e disciplina della professione di agente o rappresentante per lo spettacolo dal vivo; aumento, dal 1° luglio del 2022, da 100 euro a 120 euro del limite massimo di importo giornaliero per la contribuzione e la base di calcolo relative ai trattamenti di malattia e di maternità o di paternità: queste le importanti novità della legge. Adesso - conclude - mi auguro si possa procedere senza ulteriori rallentamenti strumentali e dannosi per il Paese. La cultura è Pil, contrariamente a quanto in maniera risibile è stato affermato in passato. La cultura è vita e chi lavora nello spettacolo aspetta risposte che la politica ha rinviato per troppo tempo”.