“Il modello di Economia circolare disegnato dalla legge anti-sprechi del 2016 si arricchisce di un tassello ulteriore: sostenere la diffusione della cultura come veicolo di inclusione sociale e strumento di formazione e crescita della persona, a partire dai ragazzi”. Lo dichiara Maria Chiara, deputata del Partito democratico e firmataria nel 2016 della legge Antisprechi, a proposito della legge, proposta dal Pd e approvata in prima lettura alla Camera, per incentivare la lettura.
“La povertà - spiega Gadda - non è solo economica ma anche sanitaria, alimentare, culturale ed educativa.Già nel 2017 si decise di estendere una legge come la 166, che ha ben funzionato su alimenti e farmaci, anche ad altri prodotti, come quelli di cartoleria e cancelleria, i presidi medico chirurgici, o i prodotti per l’igiene della persona e della casa. Questo per mettere al centro il benessere e la dignità della persona nella sua complessità, e nella presa in carico che avviene attraverso il terzo settore e le politiche di inclusione sociale. L’articolo 8 della proposta di legge approvata oggi alla Camera prevede la possibilità per le imprese di donare libri e i loro supporti integrativi, beneficiando delle agevolazioni e semplificazioni previste dalla legge 166. Ciò consentirà di incentivare le donazioni di libri ad enti non profit o ad enti pubblici. Ad arricchire il loro patrimonio, con tanti libri nuovi che oggi purtroppo vanno al macero finita l’attività promozionale, potranno così essere le nostre comunità: biblioteche pubbliche e scolastiche, centri per anziani, istituti penitenziari. La conoscenza, l’apprendimento e la promozione di virtuose sinergie tra reti di scuole, biblioteche e luoghi della cultura possono essere un volano per la crescita del nostro Paese, non solo economica, ma anche sociale e civile”.
“Oggi due leggi si sono legate per rendere strutturali percorsi e relazioni. Un fatto importante che fa comprendere come il recupero delle eccedenze per solidarietà sociale significhi consegnare nuova vita a una serie sempre più ampia di prodotti, che trovano un rinnovato valore nell'economia sociale”, conclude.