• 12/08/2022

"La memoria dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema è, per l'intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ribadisce il valore che la strage di Sant’Anna riveste per l’Europa.
Il 12 agosto 1944 a Sant’Anna vengono trucidati dai nazifascisti oltre 500 innocenti, tra cui più di 100 bambini. L’estate del 1944 la Toscana fu terra martoriata ed oggi, dopo 78 anni, ribadiamo che è da questi luoghi che nacque la nostra Repubblica e la Costituzione.
Il presidente evidenzia il ruolo fondamentale dei superstiti e dei familiari delle vittime nella diffusione della memoria e nella trasmissione e degli avvenimenti tra generazioni. “Gli italiani- prosegue Mattarella-“devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali”.
È questo il primo 12 agosto senza la voce di Enrico Pieri e senza la Medaglia d’oro Cesira Pardini ma la loro presenza, così come quella dei superstiti che ci hanno lasciato e delle vittime del 12 agosto 1944, resta sempre e per sempre tra noi, nell’agire quotidiano e nella pace del Monumento Ossario che, come recita nella sua preghiera Don Janni Sabucco, e’ “la cima più alta dei Monti Apuani”.

Lo ha scritto su FB il deputato del Pd Umberto Buratti.

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