• 04/05/2020

“La notizia della conclusione senza alcun verdetto del processo nei confronti dei responsabili della strage alla Love Parade di Duisburg del 2010 rappresenta una offesa al più comune e profondo senso di giustizia. Nella strage morirono 21 ragazzi, tra cui la 21enne bresciana Giulia Minola, schiacciati dalla calca in un tunnel del tutto inadeguato a garantire un ordinato deflusso, e che rappresentava l'unica modalità di ingresso e di uscita per le centinaia di migliaia di persone accorse al concerto. Una organizzazione evidentemente carente ed inadeguata, gravemente negligente, per responsabilità che la giustizia tedesca non è stata in grado di riconoscere e di attribuire ad alcun organizzatore. La morte di Giulia Minola per la giustizia tedesca è dunque dovuta al caso, gli organizzatori, tra cui il land di Duisburg, non hanno alcuna colpa, e la sua famiglia non ha diritto nemmeno ad alcun risarcimento. Una conclusione beffarda e ingiusta che procura una ulteriore ferita ai familiari, cui va il mio abbraccio e la mia solidarietà. Mi auguro che la Germania, o le istituzioni europee, trovino comunque qualche modalità per onorare la memoria delle giovani vittime e ristorare i familiari, rimasti orfani di giustizia”. Lo dichiara Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio.