Chiarire ruolo Cdp
“Siamo completamente insoddisfatti della risposta del governo, attraverso il sottosegretario Cioffi. Unica certezza, dopo mesi di propaganda becera è che lo scorporo non esiste più. Ed è un bene per tutti. Ora però parliamo di futuro: di Tim, dei suoi 50 mila lavoratori, delle reti, di CDP e delle strategie industriali. Se il quadro è quello tracciato da Cioffi, il governo è obbligato, visto il ruolo che gioca in questa partita Cassa depositi e prestiti, a dare un segnale chiaro e univoco all’impegno e alla serietà messa in campo dall’Ad, Gubitosi, in direzione di uno sviluppo del comparto su rete unica. Il governo deve, in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 29 marzo, assumersi le proprie responsabilità. Si vuole evitare l’effetto ‘spezzatino’ e andare verso la trasformazione di Telecom in player unico con l’acquisto di Open Fiber? Lo si faccia, con chiarezza rispetto alle strategie industriali italiane. Il Pd darà il suo contributo in termini di proposta e azione politica”.
Così il deputato Dem, Francesco Boccia, primo firmatario dell’interpellanza rivolta dal Pd al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio., discussa oggi alla Camera.
“Ciò che non è accettabile - aggiunge Francesco Boccia - è restar fermi di fronte ai conflitti degli azionisti internazionali di Tim, mentre Vodafone si allea con i cinesi di Huawei sul 5G. Noi restiamo fermi a guardare, nonostante CDP sia diventata un'azionista centrale, un conflitto tra i francesi di Vivendi e gli americani del fondo Elliott che avrebbe come unici loser: l’Italia, l’azienda e i lavoratori. Il governo coinvolga il Parlamento in una discussione più generale sullo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi di connettività, sulle telecomunicazioni di nuova generazione ed anche sui piani tariffari. Non sarà certo il Pd - conclude il deputato Dem - a sottrarsi a una discussione sulla strategia industriale di un capitalismo digitale utile e necessario allo sviluppo del Paese”.