"Governo e maggioranza Lega-M5S contro la concorrenza nelle telecomunicazioni. Hanno bocciato emendamento al decreto fiscale sulla norma che definisce i poteri di Agcom in uno scenario di fusione delle reti di TIM e Open Fiber". Lo dichiara Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito di un emendamento del Pd al Decreto fiscale.
"Se la duplicazione di reti in fibra - continua - è inefficiente come sostiene il Governo, allora una rete unica a guida pubblica dovrebbe necessariamente condurre a prezzi più bassi, non a prezzi più alti. Se il governo condividesse davvero questa visione non avrebbe avuto problemi ad accettare il mio emendamento che chiedeva ad Agcom di garantire che la rete unica applichi prezzi inferiori e garantisca la concorrenza, anche in ottica di realizzare i collegamenti per il 5G. Se invece l’obiettivo è quello di aumentare in modo artificiale il valore della rete di TIM, l’obiettivo è raggiunto".
"La norma, così com’è, si tradurrà in un doppio conto salato per i cittadini: prima facendo aumentare la quantità di risorse pubbliche necessarie per acquisirne il controllo da parte dello stato, e poi determinando prezzi più alti per gli utenti e scoraggiando la penetrazione dei servizi a banda ultralarga. Capolavoro dei pentaleghisti, che a parole si dicono dalla parte del popolo e nei fatti tutelano interessati privati", conclude.