“Chiediamo al ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, quali azioni il governo intenda attuare al fine di realizzare il piano Italia a 1 Giga. Vi è infatti molta preoccupazione che rispetto alla scadenza del 2026 il piano sia a rischio. Ci sono problemi strutturali, come la carenza di personale esperto, in Italia e in Europa, capace di rispettare la pianificazione per lo stringente impiego dei fondi stanziati dalla Commissione europea, ma c’è anche un problema di semplificazione normativa, e infine c’è un problema di incompletezza della rete che nominalmente è di tipo FTTH ma nei fatti spesso la fibra si arresta a 20 metri dall’edificio”. Così Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti, intervenendo in Aula per il question time.
Nella replica, Enza Bruno Bossio, deputata del Partito democratico e componente della commissione Trasporti, ha ringraziato il ministro Colao per aver confermato l’ambizione di perseguire quello che è un piano coerente con gli obiettivi del Digital Compass 2030 dell’UE, sottolineando che “l’elemento più importante in questo momento è la connettività, non basta realizzare le infrastrutture ma serve connettere, e per connettere bisogna arrivare all’ultimo miglio. Però – ha proseguito l’esponente dem - noi abbiamo in questo momento tre bandi che riguardano circa 7mila comuni dove l’FTTH si è attuata solo nominalmente, poiché posizionata fuori dall’edifici. Serve infine, in riferimento allo stato del piano voucher, che il governo consenta l'accesso alla misura come supporto alla domanda per la realizzazione della fibra verticale anche negli edifici, allargando la platea dei soggetti autorizzati a formulare la richiesta ai condomini. Solo così riusciremo a raggiungere l’obiettivo di 1 giga in tutta Italia per il 2026”.