I ritardi, l'incapacità e le perplessità della Giunta Appendino possono far perdere a Torino i finanziamenti per la linea 2 della Metro”. Lo dichiarano Paola Bragantini, deputata del Partito democratico e la Consigliera regionale Nadia Conticelli, Presidente della Commissione Trasporti a Palazzo Lascaris.
"I dieci milioni di finanziamento per la progettazione della linea 2 - spiegano - hanno come scadenza per il loro utilizzo il 31 dicembre di quest'anno. La giunta Fassino, coinvolgendo i territori interessati, con gli allora assessori Lubatti e Lo Russo predispose e pubblicò il bando nei tempi previsti, entro la scadenza della tornata amministrativa. Ma la giunta Appendino, con la scusa di fantomatici nuovi percorsi di partecipazione, di cui peraltro non abbiamo visto nulla, ha perso oltre un anno e mezzo di tempo. L'appalto di progettazione, invece, non è stato ancora affidato. Sempre che la nuova giunta non decida di non affidare più nemmeno l'appalto, visto il rischio concreto di essere inadempienti rispetto alle scadenze, dimostrando così la vera volontà politica della Giunta: non realizzare la linea Metro 2, e continuare a perseguire la decrescita (in)felice della nostra Città. E questo nonostante in campagna elettorale la sindaca Appendino abbia sbandierato nella periferia nord la realizzazione della linea 2 come una delle tre priorità della sua amministrazione. Avevamo chiesto un appuntamento proprio per fare il punto della situazione e invece ho avuto la conferma che i 10 milioni, per i quali mi ero impegnata insieme al collega Esposito e all'allora assessore Lubatti, oggi rischiano di essere persi".
"Considerando anche la validazione del progetto esecutivo, si sarebbe arrivati a 4 milioni per il progetto preliminare. Nel bando di gara progettazione linea 2 era già prevista la possibilità di utilizzare la cifra residua per affidare al vincitore anche l'estensione del definitivo, o il prolungamento a nord verso San Mauro o a sud verso piazza Bengasi. Ora tutto rischia di saltare. Per inadempienza, per incapacità e profonda distanza dalla realtà della sindaca Appendino e dei suoi assessori", concludono.