“Sette arresti in meno di due settimane, con i casi più eclatanti dell'avvocato Sonia Dahmani, fermata da uomini mascherati durante una diretta televisiva di France24 e dell'avvocato Mehdi Zaghrouba dopo un'irruzione alla Camera penale. Questo è ciò che accade oggi in Tunisia dove il regime del presidente Saied, in base alla cosiddetta legge “anti-fake news”, può arrestare chiunque abbia un’opinione di critica al governo con una reclusione che va dai 5 ai 10 anni. A poca distanza dalle coste italiane assistiamo alla repressione della società civile tunisina.
A un mese dalla visita di Giorgia Meloni a Tunisi e mentre l'esecutivo italiano approfondisce i termini della cooperazione nell'ambito del controllo delle frontiere, il Pd chiede al governo se alla luce delle violazioni dei diritti umani che avvengono in Tunisia e della repressione nei confronti della società civile, non intenda rivedere i propri accordi con il governo tunisino. Il Pd inoltre chiede se il governo intenda adoperarsi, nei rapporti bilaterali con la Tunisia, all’immediato rilascio di tutti i prigionieri politici e manifesti pubblicamente la sua preoccupazione come lo hanno già fatto le diplomazie francese e dell’Unione Europea”.
Questa è la sintesi dell'interrogazione presentata dal gruppo Pd alla Camera a firma Provenzano, Boldrini, Quartapelle, Porta e Amendola in Commissione Affari esteri al ministro degli Esteri, Antonio Tajani.