• 26/05/2015

"La mobilità sta cambiando nel mondo e non credo che una sentenza potrà bloccare questo processo". Così Sergio Boccadutri deputato e coordinatore area innovazione PD commentando la sentenza con la quale il Tar di Milano ha bloccato Uber Pop.

"L’esigenza della mobilità aumenta nonostante i servizi pubblici spesso non siano all’altezza. Una piattaforma come Uber può aiutare chi vive in periferia, le persone con disabilità, o i più giovani che la sera vogliono tornare a casa dopo una festa passata con amici e non trovano né un mezzo pubblico né possono spendere troppi soldi per un taxi”, aggiunge Boccadutri.

“Dove sarebbe la concorrenza? Servono delle regole? Che si disciplini come a Londra, dove per svolgere l’attività di driver in modo saltuario serve un certificato rilasciato da un ente controllore che verifica che l’auto sia in ordine con la revisione e l’assicurazione, che la fedina penale sia a posto, che si abbia la patente da un tot di anni. Insomma, un tale registro non solo favorirebbe maggiore sicurezza, ma potrebbe ad esempio essere utilizzata anche a fini fiscali o per vietare l’attività a chi a ha violato le regole, ad esempio guidando in stato di ebbrezza. Dobbiamo aiutare le forme di sharing economy, non fermarle”, incalza il deputato dem.

“Sono convinto – conclude Boccadutri - che questa sentenza aiuterà Uber Pop a diffondersi a dispetto di chi vuole solo difendere una rendita di posizione in un mondo che cambia".