''Sarebbe una ferita rinviare anche questa volta una legge di civiltà''. Lo afferma la deputata del Pd, Barbara Pollastrini. ''Troppi anni sono passati per non compiere un passaggio di umanità e cultura, per tutto il Paese. Anche per questo ha senso politico la fiducia posta dal governo. Con qualche amarezza posso dirlo io che assieme a Rosy Bindi ho visto sfumare la possibilità di un riconoscimento in più all’articolo 3 della Costituzione'', prosegue l'ex ministra per le Pari opportunità.
''Alcuni di noi avrebbero voluto un atto più coraggioso ma si è trovato un compromesso che permette una svolta attesa, perché il principio di uguaglianza nei diritti e nei doveri venga riconosciuto. Avremo occasione per discuterne quando aggiorneremo la legge sulle adozioni - continua la deputata democratica - perché, insieme ai numeri limitati della stepchild a cui va data una risposta, il tema è che sono migliaia i minori ancora in attesa di una carezza, di una tutela. Perché, alla fine, dipende sempre da che lenti indossi per guardare il mondo. Se quelle dei fantasmi e delle paure o quelle della fiducia e della luminosità che regala ogni accoglienza'', conclude.