• 17/03/2021

Il 17 marzo 1861, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia della proposta di Legge Cavour con la quale Vittorio Emanuele II assumeva per sé il titolo di Re d'Italia, si sancisce la proclamazione del Regno d’Italia, ed è quindi la data con la quale dall’inizio del ‘900 si celebra quel cambiamento radicale, che seguiva all’annessione del Regno di Napoli al Regno d’Italia che a sua volta seguiva il susseguirsi delle Guerre di indipendenza e le imprese dei Mille di Garibaldi.
Sembrano avvenimenti lontanissimi, date da imparare a memoria alle medie, nomi che ricorrono come fossero protagonisti di fiabe. E invece.
L’Italia unita non è stato un passaggio qualsiasi, e senza quell’unità non ci sarebbe stato il progresso di questo paese, il suo lungo e complicato passaggio verso la modernità, segnato da guerre, le due guerre mondiali, dalla Dittatura e poi dalla Liberazione e dalla costruzione dell’Europa unita. Ancora oggi certo molte differenze strutturali sono da colmare, ma nella consapevolezza di un cammino a volte drammatico ma straordinario, compiuto.
La storia ha tappe che non possono essere dimenticate.

Lo scrive sui social Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.