• 27/06/2018

“Il 27 giugno 1980 veniva abbattuto nei cieli di Ustica un DC9 Itavia con a bordo 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio.81 vittime, di quello che ormai, anche per gli esiti delle inchieste giudiziarie, sappiamo essere stato un atto di guerra compiuto nei nostri cieli che ha coinvolto un aereo civile.

Ai familiari delle vittime, va tutta la mia solidarietà. Una solidarietà che deve tradursi in una azione politica ed istituzionale, che porti finalmente a conoscere tutta la verità su quanto accaduto quel 27 giugno. Troppi, nella fase successiva alla strage, sono stati i depistaggi ed i silenzi di uomini dello Stato, sconfitti prima di tutto dalla iniziativa coraggiosa e tenace della associazione dei familiari delle vittime, presieduta da Daria Bonfietti.

Ora  ne abbiamo fatto anche oggetto di un’interrogazione presentata a fine della scorsa legislatura con il collega Verini, il governo deve assumere tutte le opportune iniziative diplomatiche verso quei Paesi alleati che possono fornire notizie preziose su quanto accaduto e le cui forze armate potrebbero essere state coinvolte nell’abbattimento del DC9.

Si tratta di mettere in atto e  proseguire un’iniziativa diplomatica che riaffermi anche la nostra piena sovranità nazionale, violata quel giorno nei cieli di Ustica.Si prosegua poi nella applicazione della direttiva Renzi sulla desecretazione, anche accogliendo i 10 punti proposti dalle associazioni dei familiari delle vittime per rendere quel provvedimento più efficace e cogente”.

Lo dichiara il deputato dem Andrea De Maria, della presidenza del Gruppo. De Maria interverrà oggi alla Camera su questo tema.

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