• 26/06/2020

Assieme alla strage della stazione e dell'Italicus "la tragedia di Ustica rientra tra gli attentati più violenti alla nostra democrazia".

Tutti "efferati massacri civili legati alla nostra città che noi bolognesi puntualmente ricordiamo a nome di tutte le vittime, anche quelle che venivano da altri luoghi".

E' domani che si celebra un'altra giornata della memoria, peraltro "peritura", perché legata non solo al ricordo delle vittime, ma alla difesa dei principi di giustizia e della democrazia".

Celebriamo il triste anniversario quarantennale di un "massacro ancora avvolto in oscure trame internazionali". Allora "ribadiamo, ancora e testardamente, l'esigenza di fare tutti i passi necessari", come richiesto dallo stesso Copasir, per rendere pubblici gli atti coperti da segreto"

Il governo del popolo richiede verità, per quanto possa essere “pericoloso" per la sicurezza degli italiani "conoscerla".

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