• 05/07/2018

“L’introduzione delle autocertificazioni in sanità non si è mai vista. Nemmeno i medici possono farle per se stessi. Ed in questo caso è in ballo la salute collettiva e delle persone più fragili e le più esposte: immunodepressi e malati. Le dichiarazioni non veritiere, magari fatte anche in buona fede, possono costituire il reato di falso. Pertanto oltre alle ripercussioni penali si espongono le famiglie a possibili risarcimenti molto onerosi. Dietro questa sbandierata semplificazione, che ha l’intento di voler superare l’obbligatorietà che ha dato ottimi risultati in termini di immunità di gregge, le famiglie sappiano che verrà scaricata  su di loro  ogni tipo responsabilità connessa alle possibili conseguenze di incongrue autocertificazioni. L’obbligatorietà sui 4 vaccini pre-riforma Lorenzin, come dichiarato dalla stessa ministra in conferenza stampa, c’era già senza alcun tipo di sanzione. Non è certo questo il metodo per aumentare la consapevolezza dell’importanza vaccinale e per semplificare la vita alle famiglie”.

 

Così la deputata Dem Elena Carnevali, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.