“Questa sentenza esemplare evidenzia ancora una volta che i figli non sono proprietà dei genitori ma come riconosciuto dalla Carta del Fanciullo sono titolari di propri diritti incomprimibili e il giudice in un ordinamento moderno e avanzato tutela l’inviolabilità dei diritti in capo al bambino anche di fronte ai genitori. Il diritto alla salute è uno di questi diritti e quando come in questo caso l’irrazionale convincimento del genitore mina l’integrità e la salute del bambino il giudice interviene.Dobbiamo comprendere che in questa fase oltre al rischio SARS-CoV-2 rimane intatto il rischio delle altre infezioni, quelle che devono essere debellate da vaccinazione obbligatoria.
La sentenza ci aiuta anche nel dibattito sulla sicurezza nazionale alla luce della stagione autunnale che ci prestiamo ad affrontare dove ci troveremo a fronteggiare sia la consueta sindrome influenzale sia i crescenti focolai di covid. Il tema vaccinazioni rimane in agenda anche alla luce dell’atteso vaccino per Covid-19. Come dimostra la storia delle vaccinazioni nel paese bisogna continuare a tenere alta la sorveglianza e continuare con efficaci campagne per la vaccinazione di massa. La prevenzione funziona se è accompagnata da azioni continuative nel tempo per non far scemare la percezione di rischio nelle nuove generazioni”.
Così, in una nota, Beatrice Lorenzin, ex Ministro della Salute e responsabile del forum salute del Partito democratico, in merito alla decisione dei giudici del tribunale dei minori di far vaccinare un bambino residente nella Rotaliana in Trentino, nonostante il parere contrario della madre no-vax, dando ragione al padre che invece era favorevole, e togliendo alla madre la patria potestà.