“L’Aula del Senato ha ritenuto di dare un esito di insindacabilità sulla vicenda che aveva visto l’allora Presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti citare in giudizio per diffamazione il senatore Falanga, per le gravi dichiarazioni che questi aveva pronunciato contro Ferranti stessa su un giornale online di diffusione nazionale. Si trattava di dichiarazioni molto pesanti e immotivate contro la Presidente Ferranti, anche in quel momento in prima fila nella battaglia per la legalità, il rispetto delle regole e in particolare contro i rischi che le norme contenute in una proposta di legge sull’abusivismo presentata dallo stesso Falanga contenevano. Ci saremmo aspettati da parte dello stesso senatore la disponibilità a rinunciare allo scudo della (discutibilissima) insindacabilità. Ciò non è avvenuto e il rispetto delle decisioni che il Senato ha ritenuto di assumere non impedisce di esprimere rammarico e amarezza, essendo stati nelle Commissioni Giustizia e Ambiente a fianco della Presidente Ferranti, del Presidente della Commissione Ambiente Realacci, del gruppo del Pd a condividere questo impegno”.
Così i deputati Walter Verini, della Commissione Giustizia della Camera e componente della Commissione Antimafia e Chiara Braga, capogruppo Pd in Commissione Ambiente.