• 19/03/2021
“Ventisette anni fa Ilaria Alpi e Miran Hrovatin venivano uccisi a Mogadiscio, perché con il loro lavoro giornalistico avevano scoperto traffici di armi e rifiuti all’ombra della cooperazione internazionale. Un esempio di giornalismo d’inchiesta e servizio pubblico. Oggi, come ieri, sappiamo la verità sostanziale su quello che accadde quel giorno. Ma occorre raggiungere fino in fondo anche la verità giudiziaria, che chiama in causa pezzi e apparati dello Stato e dei servizi di allora, depistaggi e occultamenti di verità. Per questo “noi non archiviamo”, insieme a tante associazioni, alla FNSI, ad Articolo 21, a tante persone come Mariangela Grainer. Lo facciamo anche per Luciana e Giorgio Alpi, che hanno combattuto per la verità fino all’ultimo. Luciana non è più con noi, ma il suo esempio coraggioso e la sua tenacia sono ancora vivi. È necessario perciò che gli uffici giudiziari di Roma che hanno in carico l’indagine diano un nuovo e decisivo impulso al lavoro: ci sono tutte le condizioni perché sia fatto e sarebbe incredibile e inspiegabile il contrario”.

Così Walter Verini, deputato PD e coordinatore del Comitato della Commissione Antimafia a tutela dei giornalisti minacciati.