Sulle nomine tutte al maschile dei vertici di Veronafiere ho depositato in Parlamento un'interrogazione alla ministra Bonetti, perché si attivi velocemente per chiarire se è stata aggirata la legge che prevede il rispetto della parità di genere nella composizione dei CDA delle aziende pubbliche.
Siamo davanti a un vero e proprio caso su cui non abbiamo intenzione di lasciar correre. Così Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici della Camera e candidata per il Partito Democratico al Consiglio comunale.
Le scuse accampate da Sboarina sono irricevibili, come il suo tentativo di sviare il discorso dai fatti che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Sboarina dovrebbe ricordare che il Pd veronese, quando ne ha avuto l'occasione e la responsabilità, ha indicato due autorevoli figure femminili per la scelta di ruoli di primo piano in Acque Veronesi e Agsm. E tutto il Pd ha saputo anche ammettere gli errori fatti in alcune occasioni rispetto alla rappresentanza femminile, tanto che oggi sono donne tutte le sottosegretarie dem così come le capogruppo di Camera e Senato.
Il sindaco Sboarina invece è capace di ammettere l'errore? È capace di assumersi la responsabilità di certe scelte senza gettare fumo negli occhi dei veronesi?