“Negli ultimi giorni sono accaduti fatti davvero terribili che hanno al centro minori e donne vittime di violenza maschile. A Cremona, una bambina di due anni è stata uccisa dal padre, denunciato dalla moglie a seguito di una aggressione. A Padova invece dei minori sono stati affidati dal tribunale civile ad un padre già condannato in due gradi di giudizio per maltrattamenti in famiglia e violenza assistita. Come è possibile tutto ciò?”
Lo denuncia di Lucia Annibali, deputata del Partito Democratico.
“Quella bambina non doveva stare con il padre senza una protezione, da mesi viveva infatti in una casa protetta con la madre. Ignorare la violenza nella definizione dei diritti di custodia o di affido dei figli, viola le norme internazionali - sottolinea la deputata Dem -. La Convenzione di Istanbul, che all' art.31 raccomanda molto chiaramente di prendere in considerazione gli episodi di violenza quando si tratta di stabilire il diritto di visita dei figli al fine di non comprometterne la sicurezza, la Cedaw e anche la direttiva europea 2012/29 che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, tutti obblighi internazionali precisi che vanno rispettati. E le donne che denunciano violenza devono essere ascoltate e credute”.
“Il Ministro della Giustizia e il Sottosegretario Spadafora non hanno nulla da dire in proposito? E come è possibile che i giornali continuino a raccontare questi fatti in modo così distorto? "Un uomo sconvolto dalla separazione" si legge oggi su un quotidiano nazionale, come se la colpa fosse della moglie che ne aveva chiesto la separazione. Un racconto della violenza sulle donne - conclude Annibali - che continua a basarsi su stereotipi e sensazionalismo e che finisce per non rispettare le vittime”.