"Oggi, nell'aula di Montecitorio, abbiamo votato a favore del provvedimento del governo sul contrasto della violenza contro le donne e la violenza domestica, nonostante evidenti limiti. Limiti dovuti al fatto che il testo include prevalentemente misure cautelari e penali, così come la mancanza di stanziamenti. Abbiamo contribuito a migliorare il testo attraverso nostri emendamenti e abbiamo votato a favore per dare un segnale di disponibilità e collaborare su un tema così drammatico. Disponibilità data anche per l'impegno preso dalla ministra Roccella di dare seguito alle nostre richieste di introdurre prima possibile norme volte alla formazione di assistenti sociali, giudici, forze dell'ordine, avvocati, medici, psicologi e consulenti tecnici, così come all'educazione affettiva e sessuale dei nostri ragazzi e ragazze nelle scuole. Sono infatti proprio l'educazione e la formazione le misure necessarie e indispensabili per sconfiggere la violenza di genere e la violenza domestica fin dalle sue fondamenta culturali.
La repressione serve, ma non basta: la violenza va, infatti, riconosciuta quando si verifica e non minimizzata come troppo spesso ancora accade. Vanno riconosciuti gli abusi e anche le molestie. E vanno prevenuti educando le nuove generazioni al rispetto, alla parità e al consenso perché ogni atto sessuale senza consenso è stupro. Vigileremo sull'impegno che la ministra Roccella ha preso verso l’opposizione e verso tutte le donne e le ricorderemo, costantemente, che la sicurezza delle donne vale una voce di bilancio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.