"Cosa sta succedendo nel nostro Paese? La cronaca fotografa una spaventosa escalation di violenze commesse dagli uomini contro le donne, non ultimo l'atroce stupro di gruppo compiuto a Palermo: sette giovani, di cui uno minorenne, si sono accaniti in branco su una ragazza di 19 anni scatenando tutta la loro ferocia. A corollario di tanto orrore, sono spuntate come funghi non solo le chat dove si prendono le difese degli aguzzini secondo il solito, infame schema ('Lei se l'è cercata', 'Lei era ubriaca', 'Lei era una poco di buono'), ma anche le altre dove viene condiviso il video di quello stupro, con più di 16mila 'brave persone' che lo scaricano e lo guardano come fossero davanti a un film porno". Così inizia su X Laura BOLDRINI, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo. "Ci rendiamo conto, sì o no - prosegue l'ex presidente della Camera -, di quanto sia misogina e patriarcale una società come questa, che tollera la violenza sessuale contro una ragazza e arriva perfino a giustificarla? Ci rendiamo conto, sì o no, che le misure securitarie e il ricorso all'esclusivo aumento delle pene non servono a niente se non si attua un cambiamento culturale non più rimandabile? Strillare di 'galera buttando via la chiave' e di 'castrazione chimica' può fruttare un po' di facile consenso politico, ma non risolve assolutamente nulla". Per BOLDRINI, infatti, "se non si porta l'educazione sentimentale nelle scuole, se non si formano i giovani al rispetto verso l'altro sesso e se non si insiste sulla parità di genere come presupposto per vivere tutti e tutte meglio, questo orrore continuerà a riprodursi". "Se non ci muoviamo al più presto, odio, violenza e misoginia troveranno sempre più terreno fertile. La costruzione di un nuovo modello di società è una priorità assoluta su cui dobbiamo impegnarci in fretta e uniti. Uomini e donne insieme", conclude l'esponente dem.