Portiamo in Aula pdl Richetti e vediamo chi la vota
"Che le pensioni dei parlamentari debbano essere equiparate a quelle di tutti gli altri lavoratori lo diciamo da tempo e laddove governiamo lo abbiamo anche messo in pratica: i Cinque Stelle pensano di fare copia e incolla della proposta di legge Richetti, che parte da una buona pratica attuata dal consiglio regionale dell'Emilia Romagna”. Lo dichiara Alessia Morani, vice-presidente del Gruppo Pd alla Camera.
“Noi però – continua - andiamo oltre e, siccome vogliamo davvero fare chiarezza sul regime previdenziale non solo dei deputati e dei senatori, ma anche dei consiglieri regionali, che invece ai grillini non interessano, chiediamo a tutti i parlamentari di convergere sulla proposta del Pd. Non si tratta di demagogia. Non è quello che ci interessa e senza dubbio limitare il provvedimento a un passaggio in ufficio di presidenza significherebbe fermarsi a uno slogan senza entrare nel merito della questione. Noi vogliamo di più: vogliamo rivedere le pensioni sia dei parlamentari che dei consiglieri regionali, e occuparci anche del pregresso, per fare questo occorre una legge con una discussione seria in aula. Tutto il resto sono chiacchiere: ci devono spiegare come può una semplice delibera dell'ufficio di presidenza normare le pensioni senza coinvolgere l'Inps. Spostare i contributi dei parlamentari e porli in carico all'Istituto nazionale di previdenza si può fare ma ci vuole una legge e una legge seria c'è: partiamo da quella e vediamo chi ci sta".
"Ho come l'impressione che i Cinquestelle sulle pensioni facciano melina: oltre un terzo di loro prima di approdare in Parlamento era senza occupazione e vive adesso di politica. È del tutto evidente che vogliono portare avanti questo tentativo impraticabile dell'ufficio di presidenza solo per mettere una bandierina, mentre l'unica via concreta per riformare le pensioni dei politici è la nostra legge", conclude.