“Siamo davvero senza parole nell'ascoltare le parole di entusiasmo del Ministro Fitto sul credito d’imposta della Zes. Dopo mesi e mesi di ritardo, ci saremmo aspettati anzitutto delle scuse. Poi avremmo immaginato che il tempo fosse servito a reperire risorse straordinarie ed adeguate. Invece nulla di tutto questo. In primo luogo, i fondi pari a 1,8 mld, sono identici a quanto previsto per le precedenti Zes, che avevano però una estensione territoriale di 500 volte inferiore alla attuale. Questo vuol dire che nelle casse delle imprese arriveranno risorse molto molto limitate. Peraltro col rischio che tante aziende restino a secco, considerato il modello a sportello della misura. In secondo luogo, la scadenza al 15 novembre per il completamento dell’investimento rende di fatto inattuabile la misura. Appare improbabile che una impresa che alla data del 12 giugno non sa ancora quale percentuale di incentivo avrà, possa poi completare una linea produttiva o la realizzazione di un opificio in meno di 5 mesi. Insomma quello di Fitto è solo un grande bluff che danneggia gravemente gli investimenti, lo sviluppo e l'occupazione al Sud. Del resto proprio perché consapevole di questa presa in giro, Fitto non ha attivato da subito la misura, come sarebbe stato ovvio fare, ma ha stranamente e 'casualmente' posticipato l'apertura del termine per presentare le domande a dopo le elezioni europee”.