“Dopo il Consiglio dei ministri odierno abbiamo appreso che il ministro Fitto ha raddoppiato le risorse disponibili per il credito d’imposta Zes. La notizia del giorno è quindi che il credito di imposta sale dal 9% al 18%. Ovviamente il 60% promesso non si vede all’orizzonte. E senza questa prospettiva temo che le aziende non investiranno, sempre ovviamente che la struttura di missione, di recente decapitata, sia in grado di concedere per tempo le autorizzazioni che, al momento, giacciono a Roma”.
Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Quello che inquieta e dà il senso della enorme difficoltà in cui versa il ministro - aggiunge - è la richiesta del ministro alle Regioni di mettere le risorse che lui non è stato capace di trovare. Riassumendo: la Puglia aspetta ancora le risorse del Fsc e, in attesa di riceverle, non può liquidare il miliardo di euro circa di incentivi alle imprese già completamente autorizzati, e Fitto già le chiede indietro… Credo che chiedere alle Regioni uno sforzo del genere rappresenti un’ingerenza grave delle loro prerogative, già ridimensionate dall’ultima riforma della politica di coesione. Le risorse e gli strumenti regionali (e soprattutto il Fsc) nascono per assumere una funzione addizionale e complementare rispetto a quelli nazionali, e non di certo per sostituirsi ad essi. Ciò che sta facendo Fitto va nella direzione opposta”.