Domani Pd sosterrà i lavoratori della Jabil in piazza a Roma
“Sono profondamente preoccupato per il futuro dei 419 lavoratori della Jabil di Marcianise, che si trovano ad affrontare una situazione precaria e incerta a causa della chiusura dello stabilimento prevista per il 31 marzo 2025. Questa situazione è inaccettabile per il futuro di numerose famiglie del Mezzogiorno. Dal 30 aprile, quando Jabil ha annunciato l'intenzione di chiudere, i lavoratori vivono nell'incertezza. Nonostante le vertenze, l'azienda non ha cambiato posizione e la politica non ha fornito risposte concrete.
Nel 2023, ho presentato un'interrogazione parlamentare urgente al governo per fare chiarezza sulla drammatica situazione dei lavoratori della Softlab e Orefice Generators (ex Jabil). Chiedevo garanzie per un confronto proficuo tra Jabil e le organizzazioni sindacali, la salvaguardia dei livelli produttivi e occupazionali dell’impianto di Marcianise, e l’attuazione di un piano di riassorbimento e riallocazione del personale in esubero, preservando il tessuto industriale e professionale della provincia di Caserta. Non ho mai ricevuto risposta. Ai lavoratori della Softlab e Orefice Generators era stato promesso un solido futuro occupazionale: ora si sentono abbandonati dall’azienda e dalle istituzioni.
È indispensabile che il Ministero del Lavoro intervenga immediatamente: non possiamo aspettare ulteriormente. È necessario agire per trovare soluzioni concrete, senza tentennamenti né tavoli istituzionali senza risposte certe. È un atto dovuto. Non si può immaginare di lasciare 419 famiglie senza reddito.
Domani gli operai della Jabil saranno a Roma e io sarò lì a sostenerli”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook Stefano Graziano, deputato del Pd.
Approvare Ddl per riconoscerla come valore fondante Repubblica
“Bella Ciao è il canto della libertà e della riconoscenza verso chi si è battuto, anche sacrificando la propria vita, per riconsegnare la libertà e la democrazia al popolo italiano costretto alla tirannia nazifascista. Le forze democratiche presenti in Parlamento si impegnino a fare approvare il disegno di legge che ho presentato insieme ai colleghi Berruto e Furfaro per riconoscere la canzone Bella Ciao quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita della Repubblica italiana. Bella Ciao venga eseguita dopo l'inno nazionale in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione. Sulla storia condivisa si costruisce il futuro del Paese e non certo con rigurgiti squadristi che sono una grave offesa per milioni di cittadini”.
Così il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
La Lega non è più antifascista? Che ne pensa Molinari?
“Per il deputato leghista Crippa cantare Bella Ciao è peggio che fare il segno in pubblico della Decima Mas. Vorrei ricordare a Crippa che la Decima Mas evoca, come tutti sanno, l'orrore della dittatura fascista. Bella Ciao di contro è un canto di lotta e di riconoscimento verso i partigiani che hanno lottato per restituire libertà e democrazia al nostro Paese. Crippa può oggi addirittura sparlare, e lo fa più volte, perché c'è chi ieri, morendo da patriota, gli ha consentito di poterlo fare. I conti con la storia e quel terribile periodo, vorrei ricordare a Crippa, si sono conclusi a Dongo. Crippa invece preferisce lasciarci andare a rigurgiti che sono una grave offesa per milioni di cittadini. Il capogruppo Molinari la pensa anche lui come Crippa? La Lega non è più antifascista?”.
Lo dichiara il deputato PD, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, primo firmatario del disegno di legge di riconoscimento della canzone Bella Ciao quale inno, insieme all'inno di Mameli, in occasione della ricorrenza del 25 aprile.
"Non condivido i metodi di chi impedisce ad altri, chiunque siano, di parlare: lo trovo sbagliato e quindi mi dissocio dalle modalità che non hanno permesso alla ministra Roccella di fare il suo intervento. Questo episodio avviene a poche ore dalla notizia dell'avvio di un procedimento disciplinare contro Serena Bortone, colpevole di aver reso nota l'eliminazione del monologo sul 25 aprile che Scurati avrebbe dovuto leggere nel suo programma. Un provvedimento che ha tutta l'aria della ritorsione verso una giornalista che ha denunciato una censura. Oggi è la ministra Roccella a parlare di "censura" per la contestazione di un gruppo di studentesse e studenti nei suoi confronti durante gli Stati Generali della Natalità.
E' successo anche a me di essere contestata, come in democrazia può capitare a chi ha un ruolo pubblico, ma non ho mai parlato "censura".
E' una confusione pericolosa che si fa: la censura, quella vera, è quella che il potere esercita sul dissenso, mentre il dissenso è l'unica possibilità nelle mani di chi il potere non ce l'ha di fare sentire la propria voce. Chiaramente permettendo a chiunque di esprimere il proprio pensiero. Il governo deve mettere in conto di essere contestato e accettarlo senza ogni volta gridare alla censura". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Condividiamo le preoccupazioni del presidente dell’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani, Marco Bussone, contenute nella lettera scritta al ministro dell’Interno e ai prefetti riguardo le interpretazioni restrittive contenute nella legge del 22 febbraio 2000 sulla par condicio in vista delle elezioni europee e che come Partito Democratico avevamo denunciato con una specifica interrogazione rivolta a Matteo Piantedosi. Come già per il 25 Aprile, infatti, il problema si ripropone anche in vista del 2 Giugno e non solo. Tutti i comuni, infatti, fino al 9 giugno data in cui si voterà per le elezioni europee, non dovrebbero mettere i loro loghi sui manifesti di eventi istituzionali, come quelli delle Feste della Repubblica, del Giro d’Italia, del Salone internazionale del Libro, di concerti e spettacoli o di altre iniziative. Le disposizioni, compresi i patrocini, valgono per tutti i comuni, anche quelli dove non si svolgono le consultazioni amministrative per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale. Un conto è una seria applicazione della par condicio e la salvaguardia di una sana dialettica politica sui contenuti, altra cosa è una ingiusta e inspiegabile limitazione dell’attività istituzionale degli enti locali”.
Lo dichiara il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di presidenza della Camera.
Ho manifestato alla Presidente Soliani tutta la mia solidarietà per l'atto criminale di cui è stato vittima il Museo Cervi. Una azione indegna. Auspico che i responsabili siano individuati e perseguiti.
Lo ha scritto su X Andrea De Maria, deputato Pd
“Ieri ero nello spezzone del corteo del 25 aprile che è stato assaltato. Reggevamo uno striscione che diceva ‘Due popoli due Stati’ che è stato tagliato in più punti. Sinistra per Israele ha sempre partecipato al corteo del 25 aprile, accompagnando la Brigata ebraica. Quest’anno, oltre a scortare la Brigata, abbiamo deciso di portare con noi anche la richiesta di un cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi e la soluzione dei due popoli due Stati”. Lo scrive sui social la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri.
“Mentre il palco istituzionale veniva fatto oggetto di contestazioni - prosegue l'esponente Pd - il nostro spezzone, con anziani e ragazzi minorenni, è stato aggredito da giovanissimi con bastoni e oggetti da taglio. Siamo stati lasciati soli dalle forze dell’ordine arrivate dopo parecchi minuti. Dobbiamo ringraziare i City Angels se non è successo qualcosa di grave. E’ molto triste che a 79 anni dalla fine della guerra, chi sfila al corteo del 25 aprile portando la stella di David sia oggetto di intolleranza, violenze e umiliazioni. Presenterò una interrogazione al ministro Piantedosi, per chiedere perché le forze dell’ordine non abbiano costantemente scortato chi portava la stella di David in manifestazione”.
“I tempi che viviamo - conclude Quartapelle - sono bui. Rivolgo un appello alle forze organizzate della politica e della società civile: si ragioni da subito su come creare le condizioni perché il prossimo anno non si registrino più momenti di intolleranza e violenza. Le forze politiche si impegnino in prima persona a scortare lo spezzone ebraico della manifestazione e recuperino il senso del 25 aprile. L’ottantesimo anniversario della Liberazione di Milano non sia un corteo contro l’occidente né l’occasione di abusare della libertà di manifestazione e di parola, insultando i partecipanti ‘sgraditi’ al corteo. Organizziamolo in modo tale che sia il momento in cui ricorderemo la scelta libera, democratica, europeista e occidentale dell’Italia”.
Il 25 aprile si celebra come oggi in queste meravigliose piazze di popolo e ora in questo momento storico dovrebbe spingere sempre di più all'unità coloro che chiedono che si rispettino e si realizzino i valori e i principi della Costituzione. Più unità! solo così saremo degni del valore di quei partigiani che hanno lottato e in molti sono morti per la nostra libertà.
Così Nicola Zingaretti in un video sui social da Porta San Paolo
Viva l’Italia antifascista. Una nutrita delegazione di deputati Pd ha partecipato oggi alla manifestazione di Mila o per celebrare il 25 aprile. Erano presenti oltre alla capogruppo Chiara Braga, Gianni Cuperlo, Eleonora Evi, Chiara Gribaudo, Matteo Mauri, Andrea Orlando, Silvia Roggiani, Rachele Scarpa, Arturo Scotto, Roberto Speranza, Alessandro Zan. All’arrivo i deputati si sono uniti al corteo con la segretaria Elly Schlein.
“L’annuncio della candidatura di Vannacci da parte della Lega nel giorno della Festa di Liberazione è un ulteriore schiaffo della destra di governo alla memoria e ai valori antifascisti. Orgoglioso di portare avanti in questa campagna elettorale idee esattamente opposte alle sue”. Lo scrive su X Alessandro Zan, deputato Pd, candidato alle prossime elezioni europee.
Domani, 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, l'on. Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, si recherà a Civitella in Val di Chiana dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà alla celebrazioni e alla commemorazione delle 244 vittime civili del terribile eccidio nazista del 18 giugno del 1944.
Nel pomeriggio si sposterà a Siena per prendere parte agli eventi organizzati dalla Provincia in occasione dell'80esimo anniversario della liberazione della città toscana che avvenne il 3 luglio del 1944.
“Il 25 aprile, giorno della Liberazione, ci ricorda il coraggio e la determinazione di chi ha lottato per la libertà. È un giorno per onorare coloro che hanno sacrificato tanto per difendere i valori di democrazia e giustizia. È un momento per riflettere sul passato e per rinnovare il nostro impegno a costruire un futuro di pace e uguaglianza. La Resistenza italiana è stata un esempio di coraggio e solidarietà, unendo persone di ogni estrazione per un'unica causa: la libertà. Oggi dobbiamo difendere quei valori che tanto sono costati a chi ci ha preceduto. Il 25 aprile è un richiamo a non dimenticare mai il prezzo della libertà e a lottare ogni giorno per preservarla” così il deputato democratico, Stefano Graziano, che questa mattina ha visitato il monumento dei caduti a Caserta.
“Chi nella notte ha sfregiato la lapide di Forte Bravetta ha colpito al cuore tutta Roma Antifascista. Alla violenza e alle bugie di chi ha scelto il giorno più bello della nostra storia per calpestarla rispondiamo onorando tutte e tutti insieme il 25 Aprile al fianco del Sindaco Gualtieri e del Presidente del Municipio XII Tomassetti con la deposizione alle 1230 delle corone in onore dei martiri della resistenza che aprirà la grande festa che animerà questo luogo simbolo fino a sera. I nazifascisti nella Capitale medaglia d’oro al valore militare per la guerra di liberazione non hanno mai vinto e non vinceranno mai” così su X il deputato democratico, Andrea Casu.
Segretaria del Pd arrivata al corteo per il 25 aprile a Milano
"Il 25 aprile è la festa della Liberazione, la festa di tutta la Repubblica. È una giornata in cui celebrare quell'Italia che è stata dalla parte giusta della storia". Così la segretaria del Pd Elly Schlein al corteo del 25 aprile di Milano.
"È la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione. - ha aggiunto -. È una giornata in cui va rinnovato l'impegno e la lotta per la difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione e in questo modo che noi dobbiamo ricordare la resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti”.
“Giorgio Zanchini è uno tra i migliori giornalisti di questo Paese: colto, equilibrato, mai superficiale. Stamane nel corso di ‘Radio anch’io’ si è rivolto alla senatrice Mieli di Fratelli d’Italia chiedendole se fosse ebrea.
Alla legittima reazione critica della senatrice, Zanchini ha spiegato come con quella domanda fosse sua intenzione sottolineare un tratto di solidarietà verso la sua interlocutrice. Subito dopo si è scusato per un modo di porsi che, invece, era apparso offensivo e ha riconosciuto l’errore. Detto ciò alimentare una polemica, come sta accadendo in queste ore, accusando Giorgio Zanchini di antisemitismo è semplicemente un’assurdità e una follia. Buona serata e un abbraccio. P.S. Domani a Parma su invito del Sindaco, Michele Guerra, a celebrare il 25 Aprile”.
Lo scrive sui social il deputato dem Gianni Cuperlo.