26/03/2025 - 12:26

“Il governo e queste destre sferrano l’ennesimo attacco alla fauna selvatica e questa volta se la prendono con il lupo. Con il ddl montagna si crea ad arte un 'problema', un 'nemico' con il solo obiettivo di poter continuare a fare la solita becera propaganda e si da il via libera all’uccisione di questo meraviglioso animale, che svolge un ruolo essenziale come regolatore naturale dell’ecosistema e ne garantisce l’equilibrio. Invece di proteggere la biodiversità in forte crisi, questo governo, su basi del tutto antiscientifiche, imbraccia il fucile e consente i cosiddetti 'prelievi' ovvero quote annuali di animali da uccidere”. Così in una nota congiunta le deputate dem Eleonora Evi e Patrizia Prestipino sul cosiddetto Ddl montagna all’esame della commissione Bilancio alla Camera.
“Eppure – continuano le parlamentari PD – gli abbattimenti non diminuiscono la presenza del lupo e nemmeno i danni da predazione agli allevatori. Nel settembre scorso è stato pubblicato un rapporto del progetto Life Wolf Alps Eu che sottolinea l’efficacia quasi assoluta delle misure di prevenzione dalle predazioni del lupo e evidenzia una riduzione delle predazioni del 96,5% tra gli allevamenti coinvolti”. “Il Partito Democratico ha presentato numerosi emendamenti per ribadire l’importanza delle misure di prevenzione e di convivenza pacifica con i grandi carnivori e si batterà in Aula contro questo provvedimento”, concludono Evi e Prestipino.

26/03/2025 - 11:27

Le dimissioni di Alberto Albergoni, non solo il direttore generale della Fondazione, ma uno dei padri del progetto Agrigento Capitale della Cultura, sono l’ennesimo colpo che segna il fallimento di una gestione che ha trasformato una grande occasione in terreno di conquista per poltrone e interessi politici di partito.
Agrigento meritava più rispetto e amore. Gli agrigentini e le realtà, che con mille difficoltà in questi anni avevano provato a costruire un’offerta culturale per la città, meritavano un riscatto e un’opportunità che giorno dopo giorno viene negata da una classe politica che, evidentemente, non era preparata e all’altezza della sfida.
A partire dal presidente Schifani, solerte nel garantire sostegno e a dispensare rassicurazioni, ma altrettanto pronto nello scaricare le responsabilità. Oggi rimangono le macerie di un progetto ambizioso fatto a pezzi per liti e beghe di potere.
Vorremmo sentire rivolgere le scuse alla città, ancora una volta usata, spremuta e poi gettata via. Scuse che pretendiamo oggi da chi gestisce il governo della città e dal presidente Schifani.

26/03/2025 - 10:51

“Per Trump, che irride italiani ed europei, saremmo parassiti.  Dimostra cosi assoluta consonanza di opinione con il suo vice Vance. Lo saremmo da anni ed ecco perché Trump conferma l'introduzione dei dazi. La presidente Meloni pensa ancora di rimanere equidistante tra gli Stati Uniti di Trump e l'Europa? Pensa insieme al suo vice Salvini di difendere le imprese italiane dal cappio dei dazi o rimarrà a guardare? Lollobrigida come pensa di salvaguardare le produzioni italiane di eccellenza? Domande che necessitano di immediate risposte”.

 

Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari.

 

25/03/2025 - 10:54

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai giornalisti dell’agenzia Dire, che da due mesi non ricevono lo stipendio e stanno affrontando una grave situazione di incertezza, non solo sul piano personale, ma anche per il futuro della loro professione. La mancata erogazione dei compensi e l’assenza di un piano di rilancio da parte della società editrice sono inaccettabili.
Chiediamo al governo di intervenire rapidamente per porre rimedio a questa situazione anomala e preoccupante, resa ancora più grave dal fatto che riguarda un soggetto che riceve fondi pubblici per la fornitura di servizi informativi, ma che adotta comportamenti penalizzanti nei confronti dei lavoratori.
Le agenzie di stampa rappresentano un pilastro fondamentale dell’informazione, soprattutto in un contesto sempre più dominato da fake news e fonti poco attendibili. Il loro ruolo è un vero e proprio servizio pubblico che deve essere tutelato. Per questo, ribadiamo la nostra vicinanza al Comitato di Redazione e a tutti i giornalisti della Dire, riconoscendo il valore del loro lavoro e la necessità di garantire loro dignità e certezze” così la nota della capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.

24/03/2025 - 13:28

“La strada maestra per contrastare il rigurgito nazionalista e corporativo di Trump sui dazi è rispondere unitariamente con l'Europa. Nessuno Stato può farlo da solo. Sarebbe una pia illusione se non una follia. Serve allora una strategia chiara che indichi nell'Europa il centro del nostro agire dentro una politica di commercializzazione diversa rispetto alla politica aggressiva che Trump ha voluto usare. Per l’Italia è il momento di uscire dall'ambiguità e prendere concrete decisioni fuori dalla logica della sudditanza verso l’attuale alleato americano. Rimanere immobili come gli opossum per ragioni di vicinanza politica significherebbe non fare gli interessi dell'Italia e tantomeno di quell'Europa nella quale la presidente Meloni non si riconosce, viste le vergognose parole utilizzate nei confronti del manifesto di Ventotene. Serve una proposta netta anche da parte dei socialisti europei che sia all’altezza della sfida che abbiamo davanti”.

Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, in un commento sull’Huffington Post.
“Per quanto riguarda i prodotti alimentari italiani per alcune nostre eccellenze - aggiunge - lo scenario è particolarmente grave. I numeri ce li dà un rapporto Nomisma presentato all’Assemblea nazionale della CIA: l'incidenza va dal 72% dell’export di sidro, al 57% di Pecorino Romano e Fiore Sardo Dop; dal 48% dei vini bianchi Dop del Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, al 40% di quelli rossi toscani Dop. Anche per l’olio extravergine di oliva italiano gli Usa hanno un peso significativo, pari al 32% del proprio export a valori, e così a scendere per il 30% nel caso degli aceti e il 28% per le acque minerali. Per il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano l'incidenza si attesta intorno al 17% del valore dell’export congiunto di questi due formaggi. I dazi sul vino, in particolare - conclude - rischiano di scatenare una guerra commerciale con impatti ingenti e irreparabili, coinvolgendo filiere produttive, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori”.

 

23/03/2025 - 16:11

"Lo spettacolo indecoroso del dibattito sulle risoluzioni per il Consiglio europeo ha certificato la spaccatura enorme in maggioranza sui temi europei. La Premier è andata a Bruxelles senza un mandato a negoziare la costruzione della difesa europea e come arma di distrazione di massa ha deciso di sferrare un attacco vergognoso al Manifesto di Ventotene. Già qualche settimana fa, del resto, la maggioranza non era stata in grado di presentare una mozione comune sul Piano Draghi, perché divisi sul futuro dell'UE, sulla risposta ai dazi, e in generale sul rafforzamento dell'autonomia strategica del nostro continente. Oggi la conferma politica arriva dalle parole del sottosegretario Durigon che appaiono come un evidente commissariamento della Lega per il Ministro degli Esteri Tajani. La Premier Meloni prenda atto che non esiste più una maggioranza e ne tragga le conseguenze". Così in una nota il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera.

23/03/2025 - 12:06

"Prendiamo atto con soddisfazione che anche i colleghi di Fratelli d'Italia abbiano seguito la nostra proposta e presentato un emendamento simile al Decreto Bollette per rimandare l'assicurazione obbligatoria delle imprese per gli eventi anticatastrofali. I cambiamenti climatici sono una realtà e non è francamente sostenibile addossare tutti gli oneri alle imprese già colpite dal caro vita, dall'aumento dei costi energetici e dai dazi annunciati da Trump. Ci aspettiamo ora che anche nel corso della discussione mantengano questa posizione senza fare marcia indietro". Lo dichiarano i deputati Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo in Commissione Ambiente e Bilancio di Montecitorio.

22/03/2025 - 12:02

"Le crepe interne alla maggioranza sui temi europei ed internazionali sono evidenti e l'attacco volgare e strumentale al Manifesto di Ventotene, simbolo di democrazia e libertà, serviva a coprire queste gravi divisioni. Si è trattato di un'arma di distrazione di massa per nascondere l'assenza di una visione comune sulle azioni da mettere in campo per il futuro dell'UE sulla difesa europea, sulla risposta ai dazi, e in generale sul rafforzamento dell'autonomia strategica del nostro continente. Per questo, la Premier che voleva fare da pontiere con gli USA si è ridotta ormai a portavoce di Trump a Bruxelles, complice del tentativo di indebolire e disgregare l'Europa. Meloni ha relegato ormai in una posizione di secondo piano l'Italia, rendendola del tutto ininfluente sui tavoli europei ed internazionali, come emerso chiaramente nelle ultime settimane. È questa l'idea di sovranismo che ha la destra?" Lo ha dichiarato l'On. Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera, a margine del congresso nazionale del PSI a Napoli.

22/03/2025 - 10:08

"Calderoli ci riprova con le riforme senza risorse e a danno del sud. Incurante delle indicazioni della Corte Costituzionale ed anche di quanto già segnalato da Svimez e Ufficio parlamentare di bilancio fa circolare una nuova proposta sull'Autonomia differenziata dove le principali novità sono la delega al governo per realizzarla con decreti attuativi per aggirare la sentenza dell’alta corte.  E comunque non prevedendo oneri aggiuntivi per lo Stato, promette una riforma a costo zero incurante del fatto che servono risorse importanti per accorciare i divari tra Nord e Sud sulle materie delegate". Lo dichiara in una nota il deputato PD, Silvio Lai.
"Dividere l'Italia anche a costo di aumentare le diseguaglianze - continua il parlamentare dem - è ormai chiodo fisso della Lega e del Governo che durante questa legislatura hanno già dato prova della loro propensione. In realtà tentano con il ministro Calderoli l'ennesima iniziativa propagandistica in vista delle prossime elezioni regionali. Quelli che contano sono i voti anche a costo di inganni e promesse irrealizzabili non certo gli interessi degli italiani che stanno affrontando con fatica la crisi economica a cominciare dalle bollette energetiche e che ora dovranno fare i conti con i dazi di Trump che metteranno in ginocchio migliaia di imprese del nostro Paese con rischi grandi sul fronte occupazionale". "Ma si sa, per Caldoreli e Salvini, di Trump si può dire solo bene perché in sintonia con le derive nazionaliste e sovraniste, contro l'Europa, tanto care alla Lega", conclude Lai.

21/03/2025 - 09:45

“L’Art bonus è stata una misura di grande successo negli ultimi dieci anni, con oltre un miliardo di euro di contributi provenienti da privati e un coinvolgimento ampio di soggetti diversi, dalle grandi fondazioni bancarie fino alle piccole donazioni individuali per progetti locali. Oggi, a dieci anni dalla sua introduzione, è necessario rilanciarlo e ampliarlo, coinvolgendo nuovi soggetti e strumenti di sostegno alla cultura”. Lo dichiara la deputata Irene Manzi, capogruppo del Partito Democratico in commissione Cultura, che dai canali social dei deputati dem chiede al ministro Alessandro Giuli di venire in Parlamento per fare un bilancio di questi dieci anni e discutere le prospettive future della misura.

“Finora – ha concluso Manzi - abbiamo assistito a un’azione del governo che ha mostrato scarso coinvolgimento del Parlamento. Eppure, un confronto istituzionale potrebbe portare a proposte e sollecitazioni utili per rafforzare e ampliare l’Art bonus, rendendolo accessibile a una platea ancora più ampia di soggetti. Se il ministro della Cultura vuole davvero investire nel settore, perché non estendere il finanziamento ad altri ambiti e realtà culturali, come fatto anche in passato?”.

 

20/03/2025 - 17:34

"Le folli politiche dei dazi di Trump avranno effetti devastanti sulla produzione industriale e sul settore automotive italiano." Lo ha dichiarato il deputato democratico Andrea Gnassi, componente della Commissione attività produttive della Camera, che ieri ha partecipato all’audizione di John Elkann in parlamento. “Il presidente di Stellantis - ha continuato Gnassi - non ha escluso possibili delocalizzazioni proprio negli Stati Uniti per mitigare l’impatto dei dazi sui conti del gruppo. In questo modo, il bilancio di Stellantis forse si salverà – ha sottolineato Gnassi – ma il bilancio per lo stato italiano sarà fortemente negativo, con ripercussioni pesantissime su economia e occupazione. Non c’è più tempo da perdere né possibili ambiguità: Meloni dica da che parte sta e pronunci parole chiare contro i dazi di Trump”.

20/03/2025 - 16:27

“Le nuove misure sui dazi annunciate da Donald Trump rischiano di infliggere un colpo durissimo al settore agroalimentare italiano, che esporta negli Stati Uniti il 14% della propria produzione per un valore stimato tra gli 8 e i 9 miliardi di euro. L’imposizione di tariffe aggiuntive sui prodotti italiani, che sono riconosciuti in tutto il mondo per la loro altissima qualità, causerebbe danni irreparabili a migliaia di imprese e alle eccellenze del Made in Italy.” Lo dichiara il deputato Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, in un’intervista sui canali social dei deputati dem.

“Basti pensare – prosegue l’esponente Pd – al pecorino romano, che destina il 56% della propria produzione al mercato statunitense, o ai vini rossi toscani DOP, con il 40%. Entrambi i settori subirebbero un impatto devastante. Senza dimenticare la filiera del Parmigiano Reggiano, che nonostante una maggiore diversificazione del mercato, conta comunque 233 milioni di euro di esportazioni verso gli Stati Uniti”.

“L’Italia – conclude Vaccari - da sola non avrebbe la forza necessaria per negoziare con Washington, soprattutto di fronte alle pressioni già esercitate da Trump sul nostro Paese, e rischierebbe di soccombere. È indispensabile un’azione forte e unitaria dell’Unione Europea, che contratti con gli Stati Uniti non una guerra commerciale, ma una politica industriale solida e di lungo periodo che adesso manca al nostro Paese e all’Europa”.

 

19/03/2025 - 18:10

"Le folli politiche dei dazi di Trump, a cui anche oggi Meloni si è ‘inginocchiata’ in Aula, avranno effetti devastanti sulla produzione industriale e sul settore automotive italiano." Lo ha dichiarato il deputato democratico Andrea Gnassi componente della Commissione attività produttive della Camera al termine dell’audizione di John Elkann in parlamento. “Il presidente di Stellantis - ha sottolineato Gnassi - non ha escluso possibili delocalizzazioni proprio negli Stati Uniti per mitigare l’impatto dei dazi sui conti del gruppo. In questo modo, il bilancio di Stellantis forse si salverà – ha sottolineato Gnassi – ma il prezzo da pagare per il nostro Paese sarà altissimo, con ripercussioni pesantissime su economia e occupazione. Non c’è più tempo da perdere né possibili ambiguità: Meloni dica parole chiare sui dazi e se sta con l’Italia o con gli Stati Uniti”.

19/03/2025 - 18:09

“Le dichiarazioni del presidente Elkann di oggi a proposito delle auto elettriche confermano quello che diciamo da tempo. Ci troviamo di fronte a politiche sbagliate da parte del governo Meloni che hanno comportato un crollo nelle vendite e acuito alcuni ritardi già clamorosi, come quello del mancato utilizzo dei fondi del Pnrr sulla transizione ecologica oppure alla lentezza colossale con la quale stanno procedendo gli appalti per le installazioni delle oltre 30mila colonnine elettriche nelle aree interne e nel Mezzogiorno. Le politiche scellerate dei ministri Salvini e Urso stanno comportando una continua perdita di occupazione e rischiano di mettere sempre più in crisi l’industria italiana alla vigilia della fase difficilissima dei dazi di Trump su questo settore. Serve ora, subito, un cambio di passo, con la consapevolezza degli errori che sono già stati fatti. Da questo punto di vista, il Partito democratico continuerà ad incalzare il governo in ogni sede istituzionale e nel Paese: l’Italia deve abbandonare il ruolo di Cenerentola d’Europa sulla auto elettriche”.

Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.

 

19/03/2025 - 17:58

"L'audizione di oggi non ha dissipato le incertezze sulla presenza del gruppo Stellantis in Italia. E il 2025 si preannuncia come un anno molto difficile."

Lo ha dichiarato Vinicio Peluffo, capogruppo democratico in Commissione Attività Produttive della Camera, al termine dell’audizione di John Elkann in Parlamento.

"Rispetto al Piano Italia presentato a dicembre – aggiunge Peluffo – non sono arrivate risposte sulla gigafactory, né tantomeno certezze sulla sua effettiva realizzazione. Restano inoltre senza soluzione le gravi difficoltà del marchio Maserati." Secondo Peluffo, gli annunci fatti al tavolo sull’automotive presso il Ministero – e ribaditi oggi in audizione – non si sono ancora tradotti in un piano industriale concreto. "Sul fronte dei costi dell’energia – prosegue – Elkann è stato coerente con quanto già espresso da altri autorevoli esponenti del mondo industriale nel criticare con nettezza le politiche del governo, giudicandole inadeguate a fornire risposte efficaci alle imprese. Infine, il rischio di delocalizzazioni produttive dovute ai dazi desta forte preoccupazione per le possibili ricadute negative sull’economia italiana e sull’occupazione."

 

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