“A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni diciassette giovani alunni dell’Istituto Comprensivo "Montessori - Maria Clotilde Pini" di Roma, all’interno del quale si trova la “Casa dei bambini” fondata nel 1907 dalla pedagogista in persona, rischiano seriamente di non avere una classe.
L’Ufficio Scolastico Regionale, infatti, per l’anno scolastico 2023-2024 non ha ancora autorizzato la creazione di una nuova classe di prima media in sperimentazione Montessori in quanto tale classe non raggiungerebbe, per una sola unità, il numero minimo di diciotto iscritti.
Il mancato nulla osta comporrebbe gravi e importanti conseguenze soprattutto per gli alunni con necessità formative diverse, i quali sarebbero costretti a subire lo smistamento in altre istituzioni scolastiche, impedendo loro una continuità con la sperimentazione del metodo Montessori, un sistema educativo in grado di sviluppare le competenze cognitive, relazionali e trasversali degli studenti.
Un'esperienza importante, che ha consentito anche a giovani ucraini, costretti a scappare dagli orrori della guerra scatenata da Putin, di trovare un luogo dove poter riprendere una vita normale, avviando un processo di integrazione fondamentale.
Insieme alla responsabile scuola del Partito Democratico Irene Manzi, a Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut e Matteo Orfini alla Camera e a Cecilia D’Elia e Filippo Sensi al Senato, abbiamo subito presentato una interrogazione parlamentare al ministro Valditara per sostenere l’iniziativa delle famiglie, del Municipio II e del Comune di Roma e chiedere, visto l’imminente inizio dell’anno scolastico, quali iniziative intende prendere il governo per evitare che vincoli burocratici non insuperabili interrompano bruscamente e irrimediabilmente il percorso formativo intrapreso, con evidente danno educativo, sociale e culturale”. Lo dichiara il deputato dem Andrea Casu.
A rischio il diritto allo studio per molti studenti. Chiederemo al Ministro il rifinanziamento in tempi brevi
“Il flop del governo sulle misure a sostegno delle fasce più in difficoltà della popolazione si misura anche dal mancato finanziamento del bonus trasporti. In un momento in cui per numerose famiglie è sempre più difficile arrivare a fine mese il governo si fa trovare per ancora una volta impreparato. A inizio anno, come componenti del Partito Democratico nella Commissione Trasporti alla Camera, avevamo già denunciato i ritardi nella riattivazione del bonus e il finanziamento sottodimensionato rispetto all'anno passato e alle necessità. Ora, dopo la mancata erogazione di agosto - ‘per esaurimento della dotazione finanziaria prevista’ - salta anche settembre, il mese in cui sarebbe stato più necessario riattivarlo soprattutto per gli studenti. Si prende ancora tempo: tutto rimandato a ottobre, senza alcuna garanzia di riattivazione. Nel frattempo, decine di migliaia di studenti e lavoratori che contavano su questa misura per spostarsi con i mezzi pubblici in vista della ripresa della scuola e dell’attività lavorativa rimangono in attesa. Chiederemo al Ministro il rifinanziamento in tempi brevi di questo strumento. Ottobre è troppo tardi e servono garanzie sul rifinanziamento che al momento non ci sono”. Lo dichiara Valentina Ghio, vicecapogruppo PD alla Camera e componente della Commissione Trasporti di Montecitorio.
“Una grave inadempienza che non consente alle famiglie di affrontare i costi della vita crescenti a causa dell’inflazione e che rischia di mettere in discussione il diritto allo studio per molti studenti che come unica modalità per raggiungere i luoghi di studio hanno il trasporto pubblico locale. Il governo incrementi immediatamente il fondo per garantire la possibilità a chi è più in difficoltà di usufruire del trasporto pubblico locale e garantire oltre che gli spostamenti per chi lavora anche il diritto allo studio a quegli studenti che contano sui mezzi pubblici per spostarsi e per i quali questo strumento è diventato indispensabile”, conclude Ghio.
Braga: una nuova stagione di impegni per un Paese più giusto.
Oggi, mercoledì 30 agosto alle 19.30 presso la sala dibattiti Salvador Allende della Festa nazionale dell’Unità che si svolgerà al Pala De Andrè di Ravenna dal 30 agosto all’11 settembre ci sarà l’inaugurazione dello stand del Gruppo Pd alla Camera dei Deputati alla presenza della capogruppo Chiara Braga e al deputato dem Andrea De Maria. Il titolo della Festa è ‘Il nostro tempo’ e come ha evidenziato Chiara Braga è il nostro tempo per “salario minimo, sanità, scuola e diritti. Non ci siamo mai fermati e da oggi alla festa di Ravenna i deputati del Pd raccontano in uno spazio aperto a tutti i visitatori le idee e le ragioni del lavoro in parlamento. Siamo una squadra forte e unita e con la segretaria Elly Schlein ci aspetta una nuova stagione di impegni per un Paese più giusto”.
"Vincere e vinceremo, gridavano allora i fascisti che insanguinavano le nostre terre e azzeravano le libertà individuali e collettive insieme all'alleato nazista. Che quel motto venga fatto gridare, insieme ad altri di matrice mussoliniana, a dei ragazzi tra gli 8 e i 16 anni, ospiti dell'isola dell'Asinara per un campo scuola per subacquei, organizzata dall'associazione Sette Mari, è uno sfregio per quanti caddero durante la dittatura nazifascista e per quanti combatterono e persero la vita per sconfiggere il vile oppressore". Così il deputato sassarese del Pd Silvio Lai."È intollerabile che ci siano ancora persone organizzazioni che in chiave nostalgica tentano di trasmettere ai nostri giovani quei terribili fasti. Ci domandiamo se ne è al corrente il commissario del Parco, insediatosi dopo mesi di vacatio amministrativa accumulata per l'incapacità di governo nazionale e regionale di trovare soluzioni condivise. E la Giunta regionale ha intenzione di intervenire o pensa di allinearsi a quelle metodologie educative come sta facendo la destra nazionale difendendo le frasi ingiuriose del generale Vannacci? Una cosa è certa. Su quell'isola vorremmo tornare a sentire le urla di gioia dei ragazzi del nostro tempo che si divertono, crescono e si formano in uno dei luoghi più suggestivi del mondo", conclude Lai.
“Questa proposta di legge conferma ancora una volta che questo sembra essere il governo del ‘vorrei ma non posso’. Vorrebbe sostenere le politiche per la natalità e la genitorialità, ma poi pasticcia sugli obiettivi Pnrr relativi ai nidi e in legge di bilancio toglie risorse al Fondo per lo 0/6. E’ il governo che fa cassa con le misure legate al dimensionamento scolastico, senza intervenire sulle disposizioni relative al numero degli alunni per classe, ancor più urgenti e necessarie considerati anche gli effetti della denatalità. Ogni attività viene prevista a costo zero, mancando di visione e progettualità. E’ fondamentale e importante sviluppare le competenze trasversali e non cognitive ed estenderle su tutto il territorio nazionale, perché sviluppano il pensiero critico e le relazioni che favoriscono il contrasto delle diseguaglianze. Ma servono le risorse in grado di attuare questi nobili propositi, ma che in questo provvedimento non sono previste. E’ un’occasione mancata”.
Così la capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, intervenendo in Aula per annunciare l’astensione del Gruppo sulla proposta di legge per l’introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi scolastici.
“Sappiamo bene - ha aggiunto - che quanto è accaduto in questi anni ha esasperato e fatto emergere diseguaglianze, gap, problemi, rendendo chiaro come aspetti e tratti comportamentali ed educativi stiano diventando centrali. Nella proposta di legge troviamo un elenco lungo ed ambizioso che richiederà formazione dei docenti, impegno e risorse. E qui emerge, purtroppo, con evidenza un elemento che manca nella nuova versione di questa proposta di legge. Anzi - ha concluso - che c’era nella versione depositata dal collega Lupi e che è stata poi espunta dalla maggioranza: le risorse”.
“Con ben due provvedimenti in pochi mesi la destra non solo non è riuscita a risolvere i problemi della Pubblica Amministrazione, nonostante le promesse fatte, ma ha addirittura utilizzato questi decreti per occupare posti apicali, dirigenziali e di potere, negli enti, nei ministeri e nelle partecipate”: è quanto ha dichiarato Emiliano Fossi, deputato Pd, nel corso del dibattito sul voto di fiducia al Decreto Pa2 svolto oggi, lunedì 31 luglio, a Montecitorio.
“Come Partito Democratico abbiamo provato a migliorare il provvedimento ma ogni nostra proposta emendativa è stata bocciata. Ci aspettavamo stabilizzazioni, assunzioni e rinnovo dei contratti rispetto al carovita e ci ritroviamo con il commissariamento di Inps, Inail, Centro sperimentale di Cinematografia e la soppressione di l’Anpal, un ente che ricopre un ruolo decisivo nella formazione dei lavoratori. Ci aspettavamo il potenziamento di sanità, giustizia, enti locali, scuola e Forze dell’ordine per venire incontro alle necessità di cittadini, amministratori e dipendenti e ci ritroviamo con un decreto che stanzia decine di milioni di euro per gli staff e le direzioni ministeriali. Tutto questo mentre il governo e la maggioranza rimandano per mesi il dibattito sul salario minimo e cancellano i sussidi via sms a milioni di famiglie. La destra non ha perso il contatto con il paese reale, non lo ha mai avuto”: conclude Emiliano Fossi.
Oggi, accompagnata dalla consigliera provinciale Anna Spinnato, segretaria del PD di Valdobbiadene, ho visitato i territori di Valdobbiadene, di Vidor e di Pieve di Soligo, colpiti dal violento maltempo dei giorni scorsi. Ho potuto vedere di persona i danni che hanno subito le coltivazioni, sia di vite che di altre colture: così ingenti al punto che in alcune zone più esposte la grandine non ha più lasciato nemmeno una foglia. Ringrazio l'azienda vitivinicola Miotto per averci mostrato i danni che hanno subito. Ho avuto poi modo di incontrare e confrontarmi con il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, con cui ho condiviso la necessità che il Parlamento e il Governo diano risposte urgenti ai cittadini e alle Amministrazioni, relativamente ai ristori, in particolar modo per i danni subiti dalle auto e dalle case. Regione e Stato devono muoversi in fretta.
A Pieve di Soligo abbiamo visto i danni che la grandine ha fatto ad un liceo, l'Istituto Marco Casagrande, dove cinquanta finestre sono andate in frantumi. Per fortuna è successo in un periodo dell'anno in cui studenti e lavoratori non sono a scuola, perché altrimenti sarebbe stata una tragedia.
Ci tengo a dire, pur col massimo rispetto per ciò che è successo in altre zone del Paese, che non ci si può dimenticare del Veneto, che ha subito un durissimo colpo dalla grandine e dal vento, in ogni sua provincia. Per cui chiedo che le richieste del territorio vengano ascoltate, che qualsiasi richiesta venga dai sindaci, anche relativamente a specifici provvedimenti, venga ascoltata. Noi ci poniamo in pieno sostegno e daremo il nostro contributo in Parlamento perché la situazione della realtà del territorio della provincia di Treviso, e non solo, non venga trascurata.
Così la deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa.
“Il blitz della Lega sul Centro sperimentale di Cinematografia, avallato peraltro con la complicità del Ministro Sangiuliano e della maggioranza, rappresenta il primo caso di lottizzazione di una scuola dai tempi del fascismo, nonostante la ferma opposizione del Pd. Conferma peraltro l’ossessione della destra al governo di egemonizzare il cinema: ci aveva già provato il partito del Carroccio nel 2009 quando con i soldi pubblici della Rai impose la realizzazione del film ‘Barbarossa’ sulla vita di Alberto da Giussano. Fu però un fallimento clamoroso: a fronte di 6,7 milioni di investimenti ne incassò soltanto 1. Anche in questo caso l’arroganza del potere sarà un flop controproducente: i giovani studenti, i docenti, tutto il mondo del cinema e persino il pubblico hanno gli anticorpi per contrastare e respingere questa vergognosa occupazione politica”. Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd in Commissione Lavoro di Montecitor
“La lottizzazione voluta dal governo e il cambio di natura delineati dall’emendamento 12.03 del Decreto Giubileo, voluto dalla Lega, stravolgerà il profilo del Centro Sperimentale di Cinematografia, un’istituzione che ha quasi un secolo di storia ed è una colonna portante della formazione e del cinema italiano”. Lo scrive in una nota il deputato Roberto Morassut, eletto nel collegio romano di Cinecittà, dove ha sede il CSC.
“L’emendamento - continua Morassut - comporta la totale decisione dei vertici del CSC da parte dei ministeri della Cultura, dell’Istruzione e dell’Economia, portando a sé anche quelli che finora non erano di nomina del ministro. Da qui il rischio di ingerenze politiche anche sulla didattica. La mia preoccupazione si estende a tutto il comparto produttivo del cinema e dell’audiovisivo che trova a Cinecittà il suo fulcro. Vogliamo che Torrespaccata resti un’area a vocazione culturale e non speculativa e vogliamo un Centro Sperimentale libero da lottizzazioni, capace di restare una scuola di altro profilo per la formazione cinematografica senza essere svilito da nomine politiche. Sono con gli studenti e non andrò alla loro assemblea solo per rispetto della loro autonomia”.
"Paolo Borsellino e con lui gli agenti di scorta Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina vennero trucidati 31 anni fa dalla #mafia, a Palermo. Una incredibile operazione di depistaggio ha nascosto per anni i responsabili della strage, a dimostrazione del fatto che bisogna colpire i mafiosi ma anche chi li aiuta dall'esterno. Nel ricordo della strage di via D'Amelio bisogna rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata, e lo si deve fare non solo nelle aule dei tribunali, ma con la cultura, con la difesa dei diritti di tutte e tutti, abbattendo le diseguaglianze sociali. 'La mafia' disse Antonino Caponnetto 'teme più la scuola che i giudici, perché prospera sull'ignoranza'". Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Pd.
Governo si fermi su Autonomia e stanzi risorse per il Sud
Il commento sui dati Invalsi del ministro Valditara è davvero sorprendente. Ha parlato giustamente di dati preoccupanti con l'Italia divisa in due a causa del forte divario tra Nord e Sud. Allora ci dovrebbe spiegare le ragioni per cui il suo governo con il progetto di autonomia differenziata e la regionalizzazione della scuola sta lavorando alacremente per allargare queste disuguaglianze. Per non parlare poi del dimensionamento scolastico che rischia di togliere in tante zone del Mezzogiorno la presenza di una formazione sociale ineludibile come quella scolastica. Proprio per lenire la dispersione scolastica e ridurre l'azione della criminalità organizzata Valditara dovrebbe invertire la rotta sul dimensionamento a 900 alunni. Se fossero angosciati come noi per le ragazze e i ragazzi del Sud le cui opportunità formative e occupazionali saranno infinitamente minori e ulteriormente ridotte rispetto a quelle delle studentesse e degli studenti delle aree più avvantaggiate del Paese, si fermerebbero. Invece di annunciare continuamente nuove risorse, il governo dovrebbe stanziarle subito.
Così Anthony Barbagallo, deputato e segretario regionale del PD in Sicilia.
La maggioranza di destra-centro alla Camera, impegnata nella discussione della delega fiscale, ha appena votato contro un ordine del giorno del collega Cuperlo che invitava il governo a promuovere una campagna di opinione attraverso il servizio pubblico, per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito all’impatto dell’evasione e dell’elusione fiscale sulla tenuta dei servizi pubblici fondamentali per i cittadini, a partire da scuola e sanità.
Fratelli d’Italia ha dato la linea alla maggioranza chiedendo di bocciare questa richiesta, sfiduciando di fatto il parere del governo che si era appena espresso favorevolmente. Da questa maggioranza ci dobbiamo aspettare quindi una campagna sul “pizzo di Stato”? promuovendo evasione e rompendo il patto sociale che deve esserci tra Stato e cittadino per la sostenibilità e qualità dei servizi pubblici?
Così la deputata del Pd Ouidad Bakkali.
"I dati delle prove Invalsi segnalano qualcosa di estremamente profondo, che va ben oltre il campanello d'allarme per il sistema scolastico meridionale. Se un ragazzo su due non comprende ciò che legge in italiano c'è un problema enorme che va affrontato immediatamente. È una questione che investe anche la capacità competitiva del nostro Paese. Il Ministro Valditara, mentre dichiarava di voler unire il paese, forse dimenticava di far parte di un Governo che ha tra le sue bandiere quella dell'autonomia differenziata, un disegno che legittimerebbe l'idea di un'Italia a due velocità e che non farebbe altro che aggravare i divari. Apriamo invece un confronto parlamentare serio nell'analisi di questi dati che non possono vedere la loro cristallizzazione "istituzionale". E anche le falle sul Pnrr ci preoccupano ancora di più dopo la lettura di questi dati. Dobbiamo aggredire questi ritardi e investire di più nella scuola pubblica soprattutto dove i territori e i contesti sociali sono più fragili".
Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.
“Sono contento che il ministro Valditara guardando i dati INVALSI si sia accorto delle diseguaglianze nel mondo della scuola.
Ora chiami il suo collega Calderoli per bloccare la legge su l’autonomia perchè quelle disuguaglianze le aumenta.
I giovani hanno bisogno del contrario!”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Nicola Zingaretti.
"Dobbiamo mettere al centro della Comunità le relazioni educative nei vari contesti territoriali e quindi sostenere le professioni del pedagogista e dell'educatore che accompagnano e sostengono l'opera della scuola nel rapporto genitori-studenti-insegnanti. Questo perché dobbiamo permettere a tutti di poter sviluppare la propria persona sia a livello educativo che sociale, indipendentemente dai territori di provenienza. Dobbiamo combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa e le figure professionali dell'educatore e del pedagogista sono preposte a questi scopi. Le loro sono competenze specifiche, differenti da quelle degli insegnanti. Riteniamo significativo aver eliminato, nel passaggio in aula, l’esame di Stato quale condizione per l’iscrizione all’Albo.
Chiediamo con forza che vengano valorizzate queste figure professionali, e siamo felici che il governo abbia accolto il nostro ordine del giorno che sollecita il governo ad istituire un tavolo tecnico incaricato di affrontare le tante problematiche che riguardano tali professioni, quella dell’educatore in particolare. La riteniamo un’assunzione di responsabilità necessaria". Lo ha detto la deputata del Pd, Irene Manzi, intervenendo in Aula sulla pdl professioni pedagogiche.