“È stata una giornata di mobilitazione incredibile. Il Partito Democratico è l'unica forza politica in grado di coinvolgere un milione di sostenitori per indicare la leadership. Faccio i miei migliori auguri e complimenti a Elly per la vittoria. Ha interpetato al meglio la voglia di cambiamento. Avrà un compito complesso ma affascinante. Guidare la nostra comunità per rinnovarsi e tornare ad essere alternativa di governo a questa destra assolutamente inadeguata. Un abbraccio a Stefano per la dedizione, l'impegno, la passione mostrata in queste primarie, e un ringraziamento sentito anche a Paola e Gianni.
Sarà decisivo anzitutto fare ogni sforzo per mantenere unito il Partito, nel rispetto della sua pluralità e ricchezza culturale, progressista, riformista, popolare, evitando il rischio di frantumazioni o divisioni.
Sarà indispensabile poi lottare con forza per un Paese più giusto, equo, ma anche dinamico, impegnandoci su temi decisivi come lavoro, sanità, scuola e sviluppo sostenibile. E sarà fondamentale assicurare che il PD resti una forza pienamente nazionale, in grado di rappresentare adeguatamente il Mezzogiorno, con le sue difficoltà ma anche con le sue grandi potenzialità ed energie. Il Sud è tornato finalmente a guardare con maggiore attenzione al nostro Partito. Il Sud è tornato ad affidare a noi la sua difesa e le sue possibilità di riscatto e rilancio. Il programma e le iniziative politiche, su cui abbiamo lavorato per il Mezzogiorno in questi mesi, hanno raccolto ampio sostegno e condivisione alle primarie. Queste idee sono ora a disposizione della nostra comunità, affinché possano diventare patrimonio comune e agenda politica del nuovo PD. È indispensabile dare risposte a tutte queste attese e speranze. Ripartiamo da qui, insieme”. Lo dichiara Piero De Luca, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.
Dichiarazione on. Marco Simiani, deputato Pd
"La scuola italiana ha bisogno di un ministro serio e capace che valorizzi gli insegnanti, tuteli la didattica e stigmatizzi ogni forma di violenza, non di un bullo che difende assalti fascisti e minacci chi, a differenza di lui, ha avuto il coraggio di sostenere i principi di democrazia e libertà espressi dalla Costituzione. Un ministro così è indegno di rappresentare l'Italia": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.
"Un ministro dovrebbe osservare la Costituzione sulla quale ha giurato. Di contro Valditara rimane in silenzio sull'attacco fascista in una scuola di Firenze e condanna la dirigente scolastica che ha difeso gli studenti aggrediti e i valori fondanti della Repubblica. È inadeguato.". Lo scrive su Twitter il deputato democratico Stefano Vaccari.
l candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico: “Solidarietà alla preside del ‘Da Vinci’. Un ministro dell’Istruzione non può permettersi di minacciare una preside per una lettera in cui incoraggia gli studenti a non restare indifferenti”
“Valditara si rende conto che non è al Minculpop durante l’Italia fascista? Un ministro dell’Istruzione non può permettersi di minacciare una dirigente scolastica per una lettera in cui incoraggia gli studenti a non restare indifferenti dopo il pestaggio davanti al liceo Michelangiolo. Invece di condannare la violenza squadrista, Valditara paventa provvedimenti nei confronti della preside Annalisa Savino, a cui va la mia piena solidarietà. La premier Meloni non ha niente da dire?”
Lo dichiara il deputato e candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi.
“Alcuni giovani vicini a FdI compiono un'aggressione squadrista a una scuola: un reato. La preside difende i suoi studenti e ricorda cosa è stato il fascismo: non un'opinione, ma un crimine. Il ministro Valditara non condanna i primi e minaccia la seconda. Merita solo le dimissioni”.
Così il vicesegretario del Pd e vicepresidente del Gruppo alla Camera, Peppe Provenzano, su Twitter.
“’Odio gli indifferenti’. E non si può restare indifferenti di fronte alle parole del Ministro Valditara. Vogliono zittire le voci critiche e i presidi del Paese che proteggono la Costituzione antifascista. Difendiamo la scuola dal loro revisionismo”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.
Il candidato segretario del Pd toscano sul pestaggio al liceo Michelangiolo: “Da Meloni ancora nessuna condanna: si rivede nei giovani picchiatori?”
“Il rilancio del Pd passa anche dal rimettere al centro la scuola. Partendo da alcune priorità: non ridurre le autonomie scolastiche, evitare gli accorpamenti e non sopprimere classi, ma semmai aumentare gli investimenti per garantire il diritto allo studio di ragazze e ragazzi che vivono nelle aree interne, in montagna e sulle isole, e allo stesso tempo combattere il fenomeno delle ‘classi pollaio’, che incide negativamente sulla qualità dell’offerta formativa e alimenta abbandono e dispersione scolastica”.
A dirlo è stato Emiliano Fossi, candidato a segretario regionale del Pd toscano, che ieri ha partecipato da remoto all'incontro "Per una scuola pubblica diffusa e paritaria" che si è svolto al Circolo Arci Isolotto P.Pampaloni alla presenza delll'assessora regionale all'Istruzione Alessandra Nardini.Durante l’incontro, un professore del liceo Michelangiolo di Firenze ha raccontato il pestaggio dei ragazzi del collettivo Sum ad opera di un gruppetto di Azione studentesca sabato scorso.
“I responsabili delle violenze - dice Fossi - sono stati individuati e ora ci auguriamo che la giustizia faccia velocemente il suo corso, perché un pestaggio non può restare impunito. Ma c’è un punto politico che non va dimenticato: Giorgia Meloni non ha ancora preso le distanze dai suoi giovani iscritti che hanno commesso la violenza. Viene il dubbio che riveda in loro se stessa”.
“Il Pd deve stare senza se e senza ma dalla parte della scuola pubblica - ha detto Fossi d’utente l’incontro -. Non si può parlare di merito senza garantire a tutti i ragazzi e le ragazze uguali opportunità, senza distinzione sociale, culturale e territoriale. Ciò significa chiedere investimenti, in controtendenza rispetto ai tagli operati dal governo, e quindi prendere posizione: più soldi alla scuola pubblica, meno a quelle private”.
“Più nel dettaglio - continua Fossi - il Pd toscano deve sostenere convintamente il progetto 'Nidi gratis' della Regione, perché il nido deve diventare davvero un'opportunità per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani per combattere le disuguaglianze e le povertà educative, conciliare tempi di vita e tempi di lavoro delle famiglie. Il Pd regionale toscano che vogliamo costruire si impegnerà per tutelare i progetti educativi zonali perché si possa costruire una scuola sempre più inclusiva, che rafforzi gli strumenti di sostegno ai disabili, e multiculturale, che potenzi le attività di insegnamento della lingua italiana agli alunni di lingua straniera. Ancora: lottare a tutti i livelli per maggiori investimenti in edilizia scolastica per la realizzazione di ambienti di apprendimento sostenibili, accessibili, innovativi e sicuri”.
Sono passati ormai due giorni dall'aggressione davanti una scuola a Firenze da parte di militanti di estrema destra ai danni di studenti minorenni. Due giorni da una violenza squadrista avvenuta in pieno giorno. In questi due giorni però Piantedosi non è pervenuto, e Meloni e Salvini hanno parlato di tutt'altro ma non hanno trovato un minuto per un misero tweet o una breve dichiarazione per contestare l'accaduto. È bastato un rave per montare un caso di mesi e addirittura fare un decreto legge sulla pericolosissima emergenza rave party, ma quando degli adulti pestano a calci dei minorenni davanti alla loro scuola nemmeno uno straccio di dichiarazione. Forse la verità è che l'organizzazione di cui fanno parte gli aggressori è legata direttamente a Fratelli d'Italia? Meloni, Salvini, Piantedosi: questo silenzio è inquietante ed è inaccettabile.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.
“La programmazione del governo in merito di personale docente e Ata mette a rischio in modo molto serio la qualità didattica delle scuole in Emilia-Romagna e a Bologna. La Regione ha già giustamente assunto una forte iniziativa istituzionale in merito. Per quanto mi riguarda presenterò un’interrogazione parlamentare al governo. Si tratta di difendere la Scuola pubblica ed il diritto alla studio”.
Così il deputato del Pd, Andrea De Maria.
“Non mi ritengo per nulla soddisfatto dalla risposta del governo, in relazione alle modalità e soprattutto ai tempi previsti per colmare il digital-divide tra le zone urbane urbane e le aree interne dove persiste un enorme problema di connettività e di copertura di rete che non interessa solo Internet ma anche la rete telefonica e addirittura il segnale televisivo”. Così il capogruppo del PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, dichiarandosi insoddisfatto dopo la replica del governo all’interrogazione con cui si evidenzia il ritardo dei servizi a banda ultra larga, per le aree interne, i piccoli comuni e le isole minori.
“C’è un paese che viaggia a due velocità – ha detto Barbagallo – mentre per la Costituzione l’Italia è una e indivisibile. E il governo, anche per quanto riguarda le risorse del PNRR stanziate in questo ambito, non ha fornito risposte adeguate. Basti pensare che le risorse per questo obiettivo – ha concluso – coprono solo i settori come sanità e scuola e non sono neanche sufficienti a soddisfare le esigenze delle isole minori: bastano solo per 21 isole minori in tutta Italia ma solo in Sicilia sono 15. Prova evidente che si tratta di uno stanziamento insufficiente”.
“Le prime scelte del governo in materia di istruzione sono gravi e prefigurano un vero e proprio attacco alla scuola pubblica. In particolare, la norma sul dimensionamento scolastico determinerà, di fatto, la riduzione, non solo delle sedi, che verranno inevitabilmente accorpate, ma anche del contingente dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, che saranno quasi dimezzati rispetto ad oggi.
Una norma ingiusta e discriminatoria che andrà ad impattare negativamente sui territori già in difficoltà come le aree interne ed il Mezzogiorno. Questo è un governo che taglia sull'istruzione e con la scelta scellerata di andare avanti con il progetto Spacca Italia, non farà che favorire le disuguaglianze e le disparità territoriali.
Va aperto un dibattito tra esecutivo e regioni per evitare che l'istruzione venga ulteriormente depotenziata. Per noi è urgente reperire risorse adeguate per assicurare a tutti il diritto all'istruzione, su tutto il territorio nazionale. La misura sul dimensionamento va corretta e va stabilito definitivamente che le risorse liberate dalla riduzione della spesa per istruzione conseguente al calo demografico siano reinvestite nel medesimo settore a beneficio dei giovani e delle future generazioni”.
Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e la capogruppo in commissione Cultura Irene Manzi.
“Meloni brava, capace? Ma che dibattito è? Ma per carità… Non siamo mica alla scuola media. La classe politica, gli uomini o le donne al Governo, i dirigenti politici, si valutano dai fatti. E per me questo Governo non sta facendo bene. E non mi basta che abbia preso una posizione nettamente distinta da Berlusconi sull’Ucraina. La prova di Governo in corso è scadente e dannosa per il Paese. E presto ce ne accorgeremo. Poi che cosa diremo? Ci siamo sbagliati? A chi tra noi le fa i complimenti chiedo se tra la legge di bilancio, la giustizia, le scelte sul federalismo, l’ambiente riesce a dare un voto di sufficienza a Meloni e al Governo. Io no. C’è solo una cosa su cui vale la pena confrontarsi e capire se c’è serietà: la riforma elettorale per collegi a doppio turno e l’elezione diretta del premier o del Presidente della Repubblica sul modello francese. Perché l’esigenza di una democrazia più decidente e di un parlamento meno bolso come quello attuale c’è. Ed è un tema che non possiamo lasciare alla destra che lo distorce e lo svilisce nel peronismo”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
Tweet di Piero De Luca , vicepresidente dei deputati Pd
Ecco l'ultima intuizione della destra, far sparare i giovani a scuola. È questa l’idea che hanno di merito ed educazione? #Fazzolari si tenga il suo hobby del tiro a segno ed eviti di trasformare la scuola in un poligono. Ai nostri studenti serve altro, non un far west in classe.
Dichiarazione di Mauro Laus, capogruppo Pd in Commissione Lavoro della Camera
Durante la discussione alla Camera per istituire la commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, a spezzare il clima di totale unanimità e collaborazione, ci pensa il deputato Donzelli che irrompe con parole violente e fuori luogo contro il PD, dando vita ad una bagarre dentro e fuori l'aula. Nei giorni seguenti, anziché placare gli animi e chiedere scusa, esponenti di punta di Fratelli d'italia continuano ad alzare i toni alimentando lo scontro e la polemica.
Oggi l'appello della presidente Meloni che, come catapultata da Marte, da un lato chiede di ridimensionare i toni e dall'altro rincara le accuse.
Uno scenario surreale e paradossale da teatro dell'assurdo, nel quale tutto si fa e si dice tranne che parlare di salari, scuola, inflazione. Probabilmente non è tutto frutto dell'animositá che muove alcuni colleghi di maggioranza nei loro interventi in aula, ma di una strategia ragionata e pensata a tavolino per distogliere l'attenzione dai nodi veri che affliggono quotidianamente i cittadini.
Uno spettacolo che inevitabilmente lascia senza parole, allibiti. Ecco, è così che mi sento.
Il deputato in corsa per la segreteria regionale dei Democratici: “Serve un nuovo Pd, più forte e più capace di valorizzare territori e persone”
“C’è bisogno di un nuovo Partito democratico, anche in Toscana: più forte e più capace di valorizzare i territori, la sua classe dirigente diffusa, i militanti, chi si avvicina a noi per la prima volta e chi si riavvicina”.
Emiliano Fossi, deputato, 49 anni, un impegno politico iniziato da ragazzo nel circolo vicino a casa sua, si candida ufficialmente alla segreteria del Partito democratico toscano. Oggi i militanti e sostenitori toscani della mozione “Parte da noi!” a sostegno di Elly Schlein consegneranno le firme necessarie per la corsa di Fossi.
“Mi sento parte di una comunità umana e politica - dice Fossi - che mi ha insegnato tre cose fondamentali: la fedeltà ai nostri valori, la capacità di declinarli nel lavoro quotidiano, il coraggio di fare battaglie giuste anche controvento. E quando la tua comunità chiama, non puoi dire di no. È quello che è accaduto in questi giorni e soprattutto nelle ultime due assemblee molto partecipate della mozione Schlein”.
“Questo congresso - continua Fossi - sarà una occasione irripetibile non per una resa dei conti, ma per un sfida sulle idee e sul futuro. Una bella sfida collettiva ispirata alle due parole che a me piacciono di più: costruire e insieme”.
“Il nuovo Pd, anche in Toscana, deve mettere al primo posto un obbiettivo: la lotta alle disuguaglianze economiche, sociali, territoriali, dei diritti. Dobbiamo costruire una proposta politica concreta - conclude Fossi - per rilanciare la sanità pubblica, far tornare centrali la scuola e l’istruzione, realizzare una transizione ecologica che non lasci indietro i più svantaggiati. Parte da noi una storia nuova”.