28/02/2025 - 12:19

“Sono intervenuto alla Camera per stigmatizzare la proiezione, prevista nelle prossime ore, nella sede istituzionale del Comune di Genova, del documentario ‘Maidan, la strada verso la guerra’, prodotto dall’emittente di Stato russa, Russia Today. Questo documentario è stato vietato in tutti i Paesi dell’Unione Europea proprio perché ritenuto uno strumento di propaganda e disinformazione. Non è accettabile che, nel cuore di un’istituzione cittadina, si tengano iniziative che danno spazio a esponenti che promuovono raccolte firme contro le istituzioni italiane e i valori democratici su cui si fonda la nostra Repubblica. Il rispetto delle regole e dei principi democratici deve essere una priorità per tutte le istituzioni e non possiamo permettere che luoghi di rappresentanza pubblica diventino palcoscenici per chi cerca di diffondere narrazioni distorte e contrarie ai principi dell’UE e dell’Italia”. Così il deputato dem Alberto Pandolfo in un video pubblicato sul canale Instragram dei deputati Pd.

“Aggiungo – conclude Pandolfo - che recentemente il nostro Paese è stato oggetto di attacchi da parte di hacker russi rivendicati come ritorsione per le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a sostegno dell’Ucraina e della libertà del popolo ucraino. È evidente che ci troviamo di fronte a una strategia più ampia, che utilizza diversi strumenti, dalla propaganda alle cyber-aggressioni, per colpire i valori democratici e la nostra sicurezza nazionale. Anche per questo, la proiezione di un documentario di Russia Today in un’istituzione pubblica rappresenta un fatto grave e inaccettabile. Mi auguro che le autorità competenti intervengano per garantire il rispetto delle regole e per impedire che Genova diventi teatro di operazioni che nulla hanno a che fare con il dibattito democratico, ma che invece rischiano di alimentare la propaganda di chi vuole minare l’unità dell’Europa e della nostra Repubblica”.

 

12/02/2025 - 18:30

Salvini dichiara di voler aprire ai privati e non esclude con nettezza l’ipotesi di una privatizzazione delle ferrovie, mentre il gruppo parla di un rafforzamento societario senza precisare bene la natura degli investitori. Siamo di fronte a una palese diversita' di posizioni e il Parlamento ha diritto di sapere qual è la vera strategia in corso sul sistema ferroviario italiano. Altrimenti l'unica cosa certa è che anche su questa scelta strategica le ferrovie sono nel caos”. Così in una nota la vicepresidente del gruppo PD alla Camera, Valentina Ghio, al termine dell’audizione dell’amministratore delegato del Gruppo FS, Stefano Donnarumma.
Ghio aggiunge: “Abbiamo anche chiesto a Donnarumma informazioni sull’attuazione del protocollo d’intesa firmato con i sindacati per tutelare i lavoratori dalle aggressioni. Ci servono risposte chiare e precise sul tema che oggi ancora non sono arrivate.”

 

10/02/2025 - 16:06

"Le notizie emerse sull'aggressione ai danni di uno studente da parte di due militanti di Azione Studentesca, organizzazione giovanile legata Fratelli d'Italia, sono gravissime, e quel che è peggio è che non si tratta di un episodio isolato, ma l'ennesima conferma di un clima di violenza che trova copertura e complicità nei vertici di chi oggi governa il Paese”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa, commentando l'aggressione subita da uno studente a Vicenza nella mattina del 7 febbraio, davanti alla sua scuola, il Liceo Pigafetta, colpito con calci e pugni da due esponenti di Azione Studentesca.

"Non possiamo restare in silenzio di fronte a queste aggressioni che mirano a intimidire e reprimere il dissenso. È inaccettabile che chi si ispira a valori democratici e antifascisti debba subire attacchi violenti da parte di gruppi che si richiamano esplicitamente a un'ideologia di sopraffazione. Ancora più inquietante è il legame evidente tra questi gruppi e il partito di governo, un legame che impone una presa di responsabilità chiara e inequivocabile da parte della Presidente del Consiglio e dei suoi ministri. Questo episodio non può essere derubricato a un semplice fatto di cronaca. È il sintomo di un problema più ampio e strutturale: la presenza di organizzazioni che alimentano l'odio e la violenza nella nostra società. Per questo porterò il caso in Parlamento, chiedendo al Governo di chiarire la propria posizione e di condannare senza ambiguità questi atti squadristi. La democrazia non si difende con il silenzio, ma con una condanna netta e azioni concrete.

Faccio arrivare tutto il mio supporto e sostegno a chi parteciperà oggi alla manifestazione a Vicenza. La vostra voce è fondamentale per difendere la libertà e i diritti di tutti. Sono con voi”.

 

04/02/2025 - 16:35

“Solo nel 2024, in tutte le imprese ferroviarie, si sono registrati oltre 800 episodi violenti ai danni del personale che lavora in treno e in stazione, senza contare le minacce, gli sputi e gli insulti che spesso sfuggono alle statistiche. Questi atti di violenza non mettono a rischio solo la sicurezza di chi lavora, ma danneggiano anche quotidianamente chi utilizza il treno e tutti i passeggeri.” Ha dichiarato Andrea Casu, deputato Pd, intervenendo in aula mostrando il simbolo della Campagna 'Stop aggressioni - La violenza non prende il treno'.
“Dobbiamo ringraziare - continua  vice presidente della Commissione Trasporti - le  organizzazioni sindacali promotrici (FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti, UGL Ferrovieri, FAST-Confsal e OR.S.A. Trasporti) insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori del personale del front line, ma non solo, che dal 28 gennaio si stanno mobilitando su tutto il territorio nazionale per animare questa campagna distribuendo materiale nelle stazioni e rivolgendo un appello alle istituzioni che non può restare inascoltato. Esistono alcune proposte, le abbiamo viste e ci siamo confrontati in Commissione trasporti. Ci sono anche le iniziative contenute nel documento del Coordinamento nazionale dei circoli della mobilità del Partito Democratico, che abbiamo presentato qui alla Camera. Servono subito più investimenti, più controlli e interventi mirati per fermare le aggressioni e tutelare tutti: lavoratrici, lavoratori e passeggeri.” "Questa campagna è stata molto importante ed è servita ad accendere un faro su un tema molto sentito che dev'essere contrastato con tutte le nostre forze. Speriamo che tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, possano riconoscersi nel tradurre in azioni concrete e interventi legislativi immediate il grido di dolore che stiamo ascoltando”, ha concluso Casu.

 

07/12/2024 - 14:11

"In questa stagione gia' ben 239 episodi di violenza nei confronti degli arbitri italiani che ogni domenica scendono in campo per compiere il proprio dovere in ogni categoria, dal calcio dilettantistico alle serie giovanili. Oggi i direttori di gara di ogni ordine e grado scenderanno in campo con una striscia nera sulla guancia per sensibilizzare la società civile e il mondo calcistico su questo fenomeno che ha fatto registrare un sensibile aumento delle aggressione nel corso dell’ultimo periodo. Il governo dia seguito al mio ordine del giorno, approvato alla Camera, e sottoscritto da tutte le forze parlamemtari che prevede un inasprimento delle pene per chi si rende responsabile di questo tipo di atti violenti sui campi di calcio”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo che aggiunge: “chiederemo inoltre la calendarizzazione urgente del mio progetto di legge che prevede anche percorsi rieducativi e formativi non solo per i ragazzi ma anche per i genitori che accompagnano i figli; aime' registriamo azioni violente anche da parte di coloro che si trasformano da sostenitori a veri e propri energumeni che aggrediscono i direttori di gara”.

06/12/2024 - 11:21

“Totale solidarietà ai ferrovieri coinvolti dalle aggressioni a Finale Ligure, lungo la tratta Belluno Treviso e a Fidenza dove un capotreno è stato malmenato con una piccozza da un passeggero. Solo nelle ultime 24 ore tre nuove prove del fatto che ormai la situazione è fuori controllo ogni giorno. Nonostante un tavolo aperto al Mit e decine di atti parlamentari presentati, compreso l’impegno contenuto nella mozione del Partito Democratico votato all’unanimità in aula a maggio, il Governo continua a non affrontare con la dovuta serietà questo tema drammatico". Così in una nota congiunta i deputati dem Andrea Casu, Ouidad Bakkali, Anthony Barbagallo, Valentina Ghio e Roberto Morassut.

"Purtroppo - continuano i componenti della Commissione Trasporti alla Camera - alla scelta di responsabilità di tutti i sindacati che anche alla luce di questi ultimi gravissimi episodi non hanno indetto un nuovo sciopero per non alimentare ulteriori strumentalizzazioni contro i diritti dei lavoratori non corrisponde un’adeguata assunzione di responsabilità del Governo che continua a sottovalutare la questione e non garantire gli interventi per la sicurezza non più rinviabili che come Partito Democratico stiamo sollecitando in ogni sede anche attraverso il documento del coordinamento dei circoli della mobilità". "Il Ministro Salvini apra gli occhi e capisca che il problema che stiamo vivendo non dipende dalla nazionalità di chi aggredisce ma dall’incapacità della destra di andare oltre gli slogan e prendere iniziative concrete per garantire concretamente il diritto alla mobilità e la sicurezza di lavoratori e cittadini sui treni e nelle stazioni”, concludono i deputati Pd.

29/11/2024 - 10:35

“Siamo oggi in piazza insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori in sciopero. Ci preoccupa la deriva miope e autoritaria di questo governo che non vuole risolvere i problemi per i cittadini dalla sanità alla scuola. In particolare, per i trasporti servono maggiori ed ulteriori risorse sia per il Tpl sia per il rinnovo dei contratti ma la manovra del governo Meloni pensa a tutt'altro. Totalmente dimenticata è pure la sicurezza per gli operatori vittime di quotidiane aggressioni sul lavoro. Insomma dopo due anni di governo Salvini si occupa di tutto tranne che dei trasporti”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti.

26/11/2024 - 16:50

“Il 21° Rapporto sulla mobilità degli italiani di ISFORT è uno strumento fondamentale che nutre di dati concreti il dibattito pubblico sottolineando la necessità di una scossa immediata dell’intero sistema del trasporto pubblico locale. Numeri alla mano è evidente che l’Italia stia entrando nella settima rivoluzione dei trasporti a due velocità, escludendo un’ampia fetta di popolazione, soprattutto delle aree interne e delle periferie. Le risorse necessarie per garantire il diritto a una mobilità sostenibile e sicura su tutto il territorio nazionale non sono state adeguatamente potenziate e il Fondo Nazionale Trasporti oggi è totalmente inadeguato ad evitare tagli nei servizi visti e considerati gli aumenti di tutti i costi. Questo dimostra la necessità di un’inversione di rotta, già a partire dall’attuale manovra finanziaria”.  Così Andrea Casu, deputato Pd e Vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera.
“A pagare il prezzo più alto dell’attuale situazione sono tutti i cittadini e in particolare le lavoratrici e i lavoratori impegnati in prima linea, ancora in attesa del rinnovo dei contratti e costretti ad affrontare le crescenti aggressioni”, conclude Casu.

25/11/2024 - 15:22

Salvini insiste con una menzogna: non esiste alcun riscontro tra aumento delle aggressioni alle donne e immigrazione. Non è che se ripeti più volte una bugia diventa una verità. E non diventa vera nemmeno se a sostenerla è la Presidente del consiglio. È solo una menzogna più grave, falsa e razzista.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

22/11/2024 - 17:06

Salvini si accorge della crisi del TPL solo nei giorni di sciopero. Mentre a lasciare a piedi milioni di persone ogni giorno è proprio lui, non la legittima protesta di chi è in prima linea per garantire il diritto alla mobilità di tutte e di tutti ed è costretto ogni giorno ad affrontare un numero crescente di aggressioni. Se Salvini vuole evitare i disagi e i disservizi dei cittadini invece di minacciare la precettazione di altri cominci finalmente a fare lui il suo dovere. Invece di fare la voce grossa contro i sindacati dovrebbe farsi sentire nel Governo e chiedere di potenziare finalmente il fondo nazionale trasporti per garantire più sicurezza, servizi più efficienti e il rinnovo dei contratti” così il vicepresidente della commissione trasporti della camera, il deputato democratico, Andrea Casu.

20/11/2024 - 14:26

Serracchiani e Gianassi, Governo si fermi, basta forzature ideologiche

"Le forzature ideologiche e l'accanimento nei confronti della magistratura e del sistema giudiziario non solo sono ingiustificabili, ma rischiano di danneggiare irreparabilmente il funzionamento della giustizia in Italia. Il Governo deve fermarsi, riflettere e rivedere le sue politiche, per evitare ulteriori danni a un sistema già in difficoltà" così in una nota la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e il capogruppo in commissione alla Camera, Federico Gianassi, commentano la risoluzione del Csm per la tutela dei giudici di Bologna, gli stessi che rinviarono alla Corte europea di giustizia il decreto legge sui Paesi sicuri. “Siamo davanti a uno scontro istituzionale molto grave – sottolineano i democratici – che è alimentato dalla ormai quotidiana aggressione del Governo nei confronti della magistratura al punto che il CSM è costretto, dopo molti anni, a prendere una posizione ufficiale a tutela dei magistrati, segno di quanto sia grave la situazione. È ora che il Governo si fermi e rinunci alle forzature ideologiche, in particolare sulla separazione delle carriere, e all'accanimento che sta mostrando con il decreto flussi dove sta per mandare in fumo il lavoro prezioso ed efficiente dei tribunali specializzati per l’immigrazione a cui vengono ingiustificatamente sottratte competenze per trasferirle alle corti d’appello. Una decisione che non solo causerà caos, ma comprometterà gravemente il sistema giudiziario, aumentando i tempi e la complessità dei procedimenti” concludono Serracchiani e Gianassi.

16/11/2024 - 17:45

Furioso perché la sua legge non esiste più, Calderoli perde la ragione e vuole ridurre al silenzio le opposizioni. La maggioranza ha già provato a farlo durante l’esame  della legge in parlamento con voti ripetuti e aggressioni ai deputati. Ora promette di metterle a tacere per sempre. Dica la premier Meloni se è accettabile un tale comportamento da parte di un suo ministro.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

14/11/2024 - 18:38

“Nei trasporti serve più sicurezza contro le aggressioni, servono interventi, servono investimenti, servono controlli, tutto quello che il ministro Salvini non sta facendo e che invece è contenuto nel documento elaborato dal coordinamento nazionale dei circoli della mobilità del Partito Democratico. L'abbiamo presentato qui in Parlamento perché vogliamo legare l'azione del Partito sul territorio, l'azione dei nostri circoli, l'azione dei nostri militanti, con l'azione dei nostri eletti, dei nostri eletti in Parlamento, perché su questo tema, sul grande tema del diritto alla mobilità, sul grande tema della sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori e al tempo stesso per i passeggeri, per i cittadini, vogliamo caratterizzare la nostra azione nei prossimi mesi sul territorio e nelle istituzioni. Il ministro Salvini non si sta occupando di una questione così grave, lo faremo noi”. Così il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti, a margine di un’iniziativa presso la Sala Berlinguer del Gruppo dem, alla presenza della presidente dei deputati Pd Chiara Braga, il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia e Infrastrutture Pd, i deputati dem componenti della commissione Trasporti, Roberto Morassut, Anthony Barbagallo (capogruppo) Valentina Ghio e Ouidad Bakkali, Antonio Casella (responsabile coordinamento nazionale circolo dei trasporti Pd), Eleonora Martellotti (circolo mobilità e trasporti Pd Venezia), Valeria Mascoli (circolo ferrovieri Roma) e Antonio Siclari (circolo trasporti metropolitano Firenze).

13/11/2024 - 18:54

“Oggi è una bella giornata per chi crede nei valori dello sport. L’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno a mia prima firma che impegna il governo ad adottare maggiori tutele nei confronti degli arbitri, vittime del fenomeno delle aggressioni e violenze nei settori dilettantistico e giovanile del calcio, e a promuovere corsi di formazione, è un segnale forte. L’osservatorio dell’Associazione italiana arbitri ha registrato alcuni mesi con più di 60 casi e anni con circa 500 casi di violenze. Gli autori, purtroppo, non solo altri dirigenti o tesserati, ma spesso anche soggetti estranei o addirittura genitori che accompagnano i figli a giocare e poi aggrediscono i direttori di gara. Si tratta di un fenomeno così vasto che rende necessario e urgente l’intervento del governo e del Parlamento. Come Partito Democratico abbiamo presentato anche un progetto di legge ad hoc.
Ringrazio le centinaia di colleghi che hanno voluto sottoscrivere l'ordine del giorno, serve intervenire subito, non c’è più tempo da perdere”.

Così il deputato democratico, Anthony Barbagallo.

13/11/2024 - 14:21

Operatori non si difendono con bandiere securitarie

“Sulle violenze al personale sanitario siamo all’ennesimo decreto annuncio senza effetti concreti. Ci asteniamo solo per rispetto a chi viene aggredito ma senza un intervento radicale e senza investimenti sul Ssn non si faranno passi avanti. Da tempo ormai gli addetti ai servizi pubblici, e tra questi naturalmente gli operatori sanitari, sono vittime di aggressioni e violenze. Un fenomeno inquietante che non si può fronteggiare come vorrebbe fare il governo introducendo semplicisticamente nuove e più articolate pene. C’è un dato che è sottovalutato ovvero che gli aggrediti sono individuati come rappresentanti di un sistema pubblico, nel nostro caso la sanità, che non funziona, che non tutela le persone, che non offre i servizi richiesti. Ed allora si scatena la  ferocia e la brutalità di chi si sente colpito per l’assenza di certezza. In questo quadro la criminalità organizzata si incunea per alimentare ulteriormente confusione e reazione. Se davvero si vogliono tutelare gli operatori sanitari occorre metterli nelle condizioni di garantire la loro professionalità all’interno di un sistema pubblico che funziona, che è vicino alle persone e che offre diverse opzioni di intervento immediato, e non solo i pronti soccorsi super affollati diventati ormai rifugio per tutti quelli che non riescono ad avere un contatto con uno specialista o un esame particolare. E’ il sistema sanitario che va riformato  partendo da una dotazione finanziaria diversa da quella prevista dal governo nella legge finanziaria, che risolve in maniera significativa la necessità di prevedere nuove assunzioni aumentando al contempo le retribuzioni di infermieri e finalizzando un fondo specifico alle politiche di prevenzione, sia sul terreno degli stili di vita e della lotta alla povertà sanitaria sia su screening e vaccini, con particolare riferimento alle aree di maggiore deprivazione sociale. Sulla manovra finanziaria queste saranno le nostre proposte e non servono alla causa le bandiere ideologiche e securitarie che il governo vuole inserire con il decreto Sicurezza sul personale sanitario”.

Lo dichiara Silvio Lai, deputato Pd della commissione Bilancio della Camera.

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