01/03/2023 - 14:56

“Nonostante la buona volontà di singoli deputati dell’opposizione, dobbiamo prendere atto che da domenica scorsa, giorno del pasticciaccio del governo Meloni sul Reddito di cittadinanza, ad oggi né la ministra del Lavoro, Marina Calderone, né quello della Giustizia, Carlo Nordio, hanno dato una risposta o una ipotesi di soluzione. Si tratta forse di un imbarazzato silenzio?”.

Così la presidente dei deputati del Partito Democratico, Debora Serracchiani, e il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Federico Gianassi.

28/02/2023 - 17:48

"Con una mossa azzardata, anomala, e di dubbia efficacia considerando il testo unico sulle aziende partecipate e il codice civile, il Governo ha revocato per decreto il cda di una società pubblica, Anpal Servizi. Vertici che avrebbero avuto ancora due anni di piena funzione. Presenteremo nelle prossime ore una interrogazione al Ministro Calderone per sapere come mai siano ricorsi ad un decreto per revocare il Cda di una Spa pubblica. Sarebbe un precedente pericoloso per proseguire con un assalto ad atre società pubbliche con le stesse modalità. Hanno trovato il tempo per occuparsi di nomine ma non trovano ancora una soluzione, sebbe e più volte annunciata, per le 600mila persone che da agosto perderanno il reddito di cittadinanza, per ripristinare opzione donna nella versione dello scorso anno, per un decreto lavoro di cui si sono perse le tracce da più di un mese". Lo scrive in una nota il deputato del Pd Emiliano Fossi, membro della commissione Lavoro della Camera.

26/02/2023 - 12:08

 «Nella fretta di abolire una misura che aveva aiutato milioni di persone in difficoltà, il governo ha fatto il condono che, fra i tanti varati in manovra, forse era l'unico al quale non pensava. Pasticcio, certo, ma di una notevole gravità. Eliminando l'intera disciplina, e dunque anche le norme incriminatrici, si è ottenuto un risultato assurdo. Fatti salvi i reati più gravi come l'associazione a delinquere, vengono abolite le pene per tutti coloro che, per ottenere il reddito di cittadinanza, hanno fatto dichiarazioni mendaci, hanno utilizzato documenti falsi o hanno omesso informazioni dovute. E vengono meno anche le sanzioni per chi omette di comunicare le variazioni di reddito e di patrimonio”.
Lo afferma fra le altre cose in una intervista al quotidiano La Repubblica la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani
Alla domanda: come su come si spiega questo errore, Serrachhiani risponde. “Non lo so, bisognerebbe chiedere al ministro Nordio. Siamo di fronte a una abolitio criminis, a una situazione che produce effetti per il passato e per tutto i12023. Chi è stato condannato potrà chiedere la revoca della sentenza, anche definitiva, e lo stesso potrà fare chi verrà condannato nel 2023».

26/02/2023 - 11:31

Aboliscono il reddito di cittadinanza a milioni di cittadini con gravi problemi economici e poi condonano i reati a chi per ottenere il sostegno aveva fatto dichiarazioni mendaci,  utilizzato documenti falsi e omesso doverose informazioni. Un altro gran pasticcio oppure una scelta consapevole per salvare i furbetti del quartierino? Che disastro questo governo che non perde occasione di colpire i poveri e allo stesso tempo tutela chi si muove nell'illegalità. Un film già visto con l'aumento del tetto del contante così importante per evasori e rete del malaffare.

26/02/2023 - 10:55

Ennesima misura pasticciata del Governo Meloni: colpiscono i più deboli cancellando il #redditodicittadinanza ma eliminano anche le sanzioni per i truffatori, che ringraziano la destra. Depositata un'interpellanza come @Deputatipd per sistemare questo grave e clamoroso errore.
Così su Twitter il vice capogruppo del Pd Piero De Luca.

26/02/2023 - 10:36

Nella furia di eliminare una misura che aiuta i più deboli il Governo Meloni ha cancellato anche le sanzioni per chi abusa del reddito di cittadinanza Abbiamo presentato un'interpellanza per correggere il pasticcio della destra che premia chi deve punire.

Così su Twitter il deputato democratico Andrea Casu

24/02/2023 - 15:48

I deputati dem Fabio Porta, eletto in Sud America, e Lia Quartapelle Procopio, hanno presentato un’interrogazione in commissione Esteri rivolta ai ministri della Giustizia, degli Affari esteri e dell’Interno, sul caso della mancata estradizione di un cittadino in possesso di doppia cittadinanza, italiana e argentina, Carlos Luis Malatto, accusato di gravi reati commessi negli anni 1976 e 1977, quando era ufficiale dell’esercito argentino.

“Si tratta - affermano i due parlamentari del Pd - di questioni legate alla terribile vicenda dei desaparecidos, con la sparizione forzata di oppositori dell’allora regime argentino. Un fenomeno che è stato riconosciuto come crimine contro l'umanità dall'articolo 7 dello Statuto di Roma del 17 luglio 1998 per la costituzione del Tribunale penale internazionale e dalla risoluzione delle Nazioni Unite numero 47/133 del 18 dicembre 1992. Ormai il tribunale di San Juan, nel 2019, ha emesso un terzo mandato di cattura internazionale contro questo ex ufficiale argentino per 5 distinti casi di omicidio - ricordano i due deputati - e pertanto abbiamo chiesto al Governo quali iniziative “intenda intraprendere al fine di dare ottemperanza alle richieste di detenzione più volte formulate dall'Autorità giudiziaria argentina. Auspichiamo che ci sia una pronta e sollecita azione del governo affinché sia fatta giustizia”.

02/02/2023 - 18:18

"Noi pronti alle barricate"

“Il Governo getta la maschera e approva in Consiglio dei ministri il testo sull'Autonomia differenziata proposta da Calderoli che rappresenta un colpo grave ai cittadini del Mezzogiorno. C’è poco da applaudire: qui l’unico risultato lo ha ottenuto la Lega, piantando la sua bandierina in vista delle prossime elezioni regionali in Lombardia. Il conto lo paga il Sud che sarà sempre più penalizzato in termini di risorse, servizi essenziali e diritti di cittadinanza. La Presidente Meloni, dopo aver glissato per settimane, ha sposato e condiviso alla fine l’idea di un progetto di Paese spaccato, diviso e diseguale. Noi faremo le barricate per unire e rendere più coesa l’Italia nel rispetto dei principi sacrosanti sanciti dalla nostra stessa Costituzione che la destra sta calpestando clamorosamente. In gioco c’è il futuro dell'intero Paese.”

01/02/2023 - 11:43

"Questa mozione dimostra la volontà politica del Parlamento nel perseguire un impegno a tutela della salute dei cittadini e cittadine su un tema drammatico, quello del cancro. L'unanimità dimostra che sulla salute non ci possono essere dei distinguo, rimane una priorità, un diritto alla cittadinanza che non può essere messo in discussione da nessun governo e da nessun partito politico". Lo ha detto intervenendo in Aula, la deputata del Pd, Ilenia Malavasi, dichiarando il voto favorevole del Pd alla mozione sulla prevenzione e cura del cancro.

“La salute è una questione di democrazia e giustizia sociale. Per il Partito Democratico, garantire una reale parità di accesso alle cure rappresenta un impegno che è anche un caposaldo del nostro vivere comune, perché questo deve avvenire indipendentemente dal territorio di residenza o dalle proprie possibilità economiche. Esiste un tema di diseguaglianza di accesso alle prestazioni sanitarie - come avevo già sottolineato in un emendamento alla legge di bilancio, riguardo agli screening mammografici - che è discriminatorio e contrario a quanto espresso anche dall'art. 32 della nostra Costituzione".

"La prevenzione - ha proseguito Malavasi - è il primo strumento importante per sensibilizzare ed educare la popolazione. La patologia del cancro è in costante aumento in Italia e in tutto il mondo. Dobbiamo mettere al centro il malato e fornire assistenza a 360 gradi. Potenziare le cure vaccinali, come il vaccino contro l'hpv. Dobbiamo arginare fattori di rischio comportamentali che aumentano il rischio di tumore di 1 su 3: il fumo, la mancanza di sport, la cattiva alimentazione. L'obiettivo della UE è ambizioso: aumentare il tasso di sopravvivenza per tutti i tumori entro il 2030 dal 47 al 75 per cento e da qui deriva anche il nostro piano nazionale contro i tumori. Aumentare screening e attività diagnostica che siano accessibili a tutti. Per questo servono investimenti, bene il Pnrr ma dobbiamo fare di più, finanziando la medicina pubblica e del territorio, monitorando il lavoro delle regioni, che deve fornire un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale. La ricerca, dobbiamo evitare che i nostri giovani vadano a fare ricerca all'estero perché non hanno condizioni dignitose di lavoro qui in Italia. E infine non dobbiamo lasciare sole le famiglie, i caregiver, chi assiste i malati oncologici e la loro riabilitazione. Quindi serve aumentare le risorse e il personale nei pronto soccorso, negli ospedali, con personale adeguato e formato", ha concluso la deputata dem.

13/01/2023 - 12:58

Oggi, il Partito Democratico ha chiesto al Governo, in una interpellanza urgente presentata dalla capogruppo Pd  Serracchiani e dai deputati dem Porta, Boldrini, Quartapelle, Provenzano, di fare chiarezza sulle “motivazioni che impedirebbero all'ex Presidente Jair Bolsonaro di richiedere la cittadinanza italiana, come affermato dal Ministro Tajani alla stampa”.
Il Governo, rappresentato dal Sottosegretario Maria Tripodi, non ha chiarito le motivazioni che precluderebbero a Bolsonaro, e quindi ai suoi figli, di vedere riconosciuta la cittadinanza italiana, come ha ricordato Fabio Porta, eletto in Sud America, intervenuto, nell’Aula di Montecitorio, durante lo svolgimento dell’interpellanza.
“Volevamo capire cosa risulta al Ministro - ha sottolineato il deputato dem Porta - perché se all’ex Presidente Bolsonaro non può essere riconosciuta la cittadinanza italiana, tale diritto sarebbe probabilmente precluso anche ai suoi figli."
Infine, Porta ha fatto notare che - oltre ogni strumentalizzazione - “l’assenza di un membro del Governo italiano all’insediamento del Presidente Lula ha costituito un fatto non irrilevante agli occhi non soltanto del Governo del Brasile ma anche degli oltre 30 milioni di cittadini italo-brasiliani”.

11/01/2023 - 12:12

"È la quinta volta che il Parlamento è chiamato ad esprimersi sulla fiducia a questo Governo, 5 richieste di fiducia. E siamo solo all’inizio. Faccio una profezia facile: già a fine gennaio il contatore delle richieste di fiducia raddoppierà. Ma questa volta non avete scuse, siete la maggioranza e mettete la fiducia invece di fare una discussione in sede legislativa, in Parlamento, dove avete la maggioranza.
La realtà dice che nonostante questa maggioranza politica così ampia sulla carta, l’abuso delle richieste di fiducia mette in dubbio quanto questa sia certa e coesa, o quanto la realtà fosse più complessa.
Poca competenza o poca coesione?
Avete scelto la strada del rinvio delle decisioni per non scegliere, per non turbare la vostra presunta unità.
Promettere l’abbattimento delle accise sulla benzina e diventare protagonisti del loro aumento.
Promettere l’aumento generalizzato delle pensioni e annullare il dovuto adeguamento.
Essere la prima donna premier e intervenire maldestramente peggiorando opzione donna.
Insomma come ci si sente a fare cassa sulle fasce più deboli, su quelle che - lo dicevate - è facile tartassare?
Avete abolito il reddito di cittadinanza senza prevedere alcuna norma che possa sostituirlo. Avete fatto di peggio: le risorse disponibili contro la povertà sono ridotte del 20 per cento. La recessione e le vostre scelte produrranno più disoccupati e più poveri e per voi la strada è quella di un evidente azzardo.
È la destra degli spiriti selvaggi e sregolata a prevalere, altro che destra sociale.
Tagli alla sanità, alla scuola, alla ricerca, nessun sostegno ai comuni, alle politiche del lavoro, rimossa dall’agenda la sfida della riconversione ecologica e della lotta ai mutamenti climatici. 
In questo decreto decidete di rilanciare l’attività di estrazione degli idrocarburi in aree vietate, anche sfidando la Costituzione novellata.
Con questo decreto sbattete la porta in faccia a milioni di giovani anche in Italia che chiedono cambiamenti radicali nelle politiche ambientali e che ogni giorno ci ricordano che vogliono appropriarsi del loro futuro". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, dichiarando il voto contrario di fiducia del Pd al Governo sul dl aiuti quater.

10/01/2023 - 13:44

“Abbiamo depositato un’interpellanza urgente al ministro degli Esteri per chiedere al governo chiarimenti in merito alle domande di cittadinanza italiana presentate presso la nostra ambasciata a Brasilia dai figli dell'ex presidente del Brasile Bolsonaro e sull'eventualità di una possibile richiesta da parte di quest'ultimo. Il nostro quesito, che ha come prima firmataria la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani ed è stata sottoscritta dai colleghi Boldrini, Quartapelle e Provenzano, vuole anche fare chiarezza sull'affermazione odierna del ministro degli Esteri Tajani, secondo la quale l’ex capo di Stato brasiliano ‘non potrebbe ottenere la cittadinanza italiana’; se ciò fosse vero, tale diritto sarebbe precluso anche ai figli Flavio ed Edoardo, recentemente recatisi presso la nostra ambasciata per sollecitare tale domanda. Fatto salvo che, come specificato nella nostra interrogazione, vigileremo sul pieno rispetto della consueta tempistica relativa a tale pratiche, non permetteremo che la cittadinanza italiana venga impropriamente utilizzata come strumento per evitare le possibili indagini e le eventuali condanne delle quali potrebbero essere oggetto i membri della famiglia Bolsonaro”.

 

Così il deputato dem della commissione Esteri, Fabio Porta.

07/01/2023 - 16:53

Dichiarazione di Debora Serracchiani , capogruppo Pd alla Camera

"Rincari dei carburanti, inflazione che cala meno degli altri paesi, aumenti vertiginosi dei generi di prima necessità: questo è la realtà del paese oggi. Serviva una manovra di bilancio attenta alle fasce più deboli, serviva il taglio delle tasse sul costo del lavoro e soprattutto serviva difendere pensioni, reddito di cittadinanza, sanità pubblica. Il governo, per pagare le cambiali della campagna elettorale, ha fatto l'esatto opposto e oggi l'orizzonte per le famiglie italiane si fa più cupo. Contro questa destra che sta mostrando il suo vero volto continueremo la nostra battaglia per aiutare davvero famiglie e imprese".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera

03/01/2023 - 13:51

“Dispiace vedere che un tema così delicato e serio come l'autonomia differenziata venga strumentalizzato in termini propagandistici. Una bandierina da piantare nel terreno dell’elettorato leghista e di destra dietro al quale non c’è un reale disegno di sviluppo del Paese. Il Ministro Calderoli al posto di attaccare il PD dovrebbe, infatti, spiegare agli italiani perché ha inviato il testo del disegno di legge sull'autonomia alla Presidenza del Consiglio senza trasmetterlo prima in Conferenza Stato Regioni o in Conferenza unificata, evitando ogni confronto preliminare con gli enti territoriali interessati. E dovrebbe chiarire perché sulla definizione dei LEP, nonostante le nostre proposte emendative in Legge di bilancio, è stato completamente esautorato il Parlamento e non sono state previste le risorse adeguate per colmare i divari territoriali esistenti tra Nord e Sud nei servizi essenziali di cittadinanza, come scuola, sanità, assistenza, trasporto pubblico. Il Ministro dovrebbe poi assicurare formalmente che non ci sarà alcuna ipotesi di residuo fiscale. Fino a quando non saranno precisati questi aspetti in modo netto, ogni proposta di autonomia rischia soltanto di dividere definitivamente il Paese ai danni del Mezzogiorno, violando la nostra stessa Costituzione. Noi non lo permetteremo”.

 

Così il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Piero De Luca.

26/12/2022 - 16:44

“Deplorevole e ipocrita fare post su Fb strappalacrime sulla coppia di ragazzi senza dimora di 23 anni, Sabrina e Michael, che a Milano hanno lasciato il figlio in ospedale perché non hanno niente di niente. Quei ragazzi avrebbero bisogno di diritti, una casa, un lavoro. Invece non hanno assicurato nemmeno il diritto alla salute. Perché i senza dimora - 100mila in tutta Italia - perdono la residenza e quindi anche la possibilità di avvalersi del medico di base. Per questo, in approvazione della Legge di bilancio, ho presentato in Aula un ordine del giorno che impegnava il governo a sanare questa ingiustizia terribile. Una norma caldeggiata dall'Ordine dei Medici che avrebbe comportato meno costi per lo Stato (andare al Pronto Soccorso costa molto di più) e dato la possibilità di iscriversi negli elenchi degli assistiti delle Asl. Nonostante una legge sia stata già approvata all'unanimità in Emilia Romagna, Puglia e Piemonte e in tante altre si stia per farlo, il governo ha dato parere contrario e l’Odg è stato bocciato. Poi a Natale arriva il post strappalacrime e ipocrita di una ministra dello stesso governo che prima toglie il reddito di cittadinanza, poi nega fondi per il disagio abitativo e infine le cure ai più poveri. E' inaccettabile. Roccella, anziché piangere lacrime di coccodrillo, spieghi perché sono così cattivi da voler negare a quei due ragazzi, come ad altre 100mila persone, il medico di base. Tra l'altro, probabilmente uno dei motivi per cui quei due ragazzi hanno dovuto lasciare il figlio in ospedale senza riconoscerlo”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Affari sociali alla Camera, Marco Furfaro.

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