03/07/2024 - 17:58

Imbarazzante ritardo governo senza scuse al Parlamento

“Aspettavamo i pareri del Governo sugli emendamenti al Collegato Lavoro dal 27 marzo. Sono arrivati oggi, il 3 luglio. Forse tutti, ma già il primo articolo è stato accantonato, superato da altri decreti nel frattempo subentrati. Non ho mai visto nella mia esperienza parlamentare un provvedimento voluto dal Governo - collegato a un decreto di un anno prima - che ha un iter così singolare e così lento. Evidentemente non ci credono nemmeno loro nelle cose che scrivono. Abbiamo chiesto la motivazione di questo ritardo. Ma la risposta è stata balbettante, a tratti imbarazzata. Chi ha rallentato? Il ministero del Lavoro? Il Mef? Palazzo Chigi? Nessuna risposta. Siamo davanti a un provvedimento ormai senza padri né madri. Avevamo suggerito di ritirarlo. Invece ora ricompare. Senza che la ministra Calderone abbia avuto almeno il buon gusto di chiedere scusa al Parlamento. Forse perché anche lei se ne era dimenticata. La verità è che abbiamo una ministra del Lavoro che non ha più il controllo della macchina del dicastero. E questo è un problema molto serio. Anche per la maggioranza”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

02/07/2024 - 16:29

“Siamo davanti ad un altro voto di fiducia, l'ennesimo, su un decreto che ha solo sfiorato la Camera: 3 ore in Commissione e una giornata in Aula. Quindi ci troviamo ad un'approvazione al buio e a un testo sconosciuto a 2/3 dei parlamentari. Oggi si vedono gli errori e le marce indietro: se non si fanno i conti con se stessi, la verità emerge sempre prima o poi e lo dimostrano le indagini di Fanpage, gli spari, i saluti romani, le dichiarazioni violente e volgari di consiglieri comunali e regionali”. Lo dichiara in Aula di Montecitorio il deputato dem Silvio Lai esprimendo il voto contrario del Pd alla fiducia posta dal governo sul Decreto Coesione.

“Le elezioni europee – ha continuato Lai - hanno visto il governo perdere 2 milioni di voti rispetto alle politiche e la decantata vittoria non esiste. L'unico successo che otterrà Meloni è che il ministro Fitto fuggirà dalle sue responsabilità per diventare commissario europeo dopo aver pasticciato sul destino del Sud e aver realizzato il più completo caos. È iniziata la fase in cui il governo comincia a lasciare la barca che affonda e dove ognuno pensa per sé: Fi e Lega su posizioni diametralmente opposte sulla Commissione europea e la premier che si rifugia in un gattopardesco voto di astensione in attesa di sapere se riceverà qualcosa da utilizzare per la sua propaganda in Italia. Questo decreto poteva essere davvero importante e invece si manifesta come 'tanto rumore per nulla' con l'ennesima cabina di regia, nuove assunzioni di dirigenti e funzionari nel ministero. Un solo grande costo burocratico che si aggiunge alla riduzione delle risorse per il Mezzogiorno. Con questo decreto e con l'autonomia differenziata si acuisce la differenza tra i territori a favore di quelli che, già avanti, diventano più attrattivi per imprese e per le persone che migrano da luoghi dove i servizi sono carenti”.

01/07/2024 - 16:27

“Gli ultimi annunci del ministro Nordio confermano che non cambierà niente, restiamo alle chiacchiere e pure col garantismo siamo a zero: il sovraffollamento nelle carceri potrà aumentare, continuerà nel disinteresse la sciagura dei suicidi di detenuti e poliziotti penitenziari. Restano pie illusioni gli auspici che Stati esteri si prendano i reclusi nelle nostre carceri. E anche la ‘rivoluzione’ di Nordio sull'ordinanza di custodia cautelare emessa da un organo collegiale è rimandata di due anni, se va bene. E’ previsto dallo stesso Nordio che questa novità avrà un impatto tale sull'organizzazione dei Tribunali, specie quelli piccoli, soprattutto per le incompatibilità dei tre giudici rispetto alle successive fasi del processo, da richiedere l’assunzione di 250 nuovi magistrati, del tutto insufficienti. E così l'entrata in vigore è differita di due anni”. Lo afferma la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, in merito alle dichiarazioni odierne del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul decreto “svuota carceri”.

28/06/2024 - 16:02

Approvare mia Pdl su svolgimento formazione

“L’ennesimo incidente sul lavoro, l’ennesima morte, questa volta nella mia provincia. A Canicattì. Un giovanissimo operaio di soli 21 anni ha perso la vita perché travolto da un carrello elevatore che stava manovrando. In una provincia, la mia, in cui i giovani vanno via per cercare un futuro migliore è un dolore dover constatare che chi prova a restare debba morire di lavoro. In attesa che le autorità competenti chiariscano quanto avvenuto, non possiamo che continuare a chiedere che si faccia il possibile per evitare altre tragedie come questa. Solo nel primo trimestre del 2024 sono stati registrati già 191 decessi per incidenti sul lavoro. Un bollettino di morte, che purtroppo è destinato a crescere. Tante volte abbiamo chiesto al Governo nazionale di dare attenzione alla prevenzione, potenziando le attività di formazione e vigilanza. Tutte le istituzioni devono sentirsi coinvolte in una battaglia comune sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. È evidente che è necessario capire cosa non va e cosa va cambiato nell’attuale normativa. Il mio impegno, come componente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla salute e la sicurezza sul lavoro, va in questa direzione. Ho depositato a febbraio una PdL che si propone di modificare il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, rispetto all’accreditamento dei soggetti che erogano la formazione a distanza dei lavoratori e, quindi, rispetto alla certezza dell’erogazione e dello svolgimento della formazione. Oggi la mia vicinanza e il mio cordoglio va alla famiglia e a tutta la comunità di Canicattì”.

Così la deputata democratica della Commissione parlamentare di inchiesta sulla salute e la sicurezza sul lavoro, Giovanna Iacono.

27/06/2024 - 14:33

“Una pagina molto triste questa della bocciatura della legge Schlein. Una legge che puntava nei prossimi anni ad agganciare il Fondo sanitario nazionale al 7,5% del Pil adeguandolo alla media europea. Il governo fa solo propaganda elettorale ma alla fine della salute dei cittadini non importa nulla; aumenta il divario fra Nord e Sud e taglia investimenti importanti”. Lo dichiara la Deputata del PD, membro della commissione affari sociali di Montecitorio, Ilenia Malavasi, la quale aggiunge: “La scusa delle errate coperture era una scusa tecnica reiterata in aula con timidezza e imbarazzo a fronte della nostra disponibilità a cercare insieme coperture migliori. Questa chiusura totale evidenzia un dato politico: a questa maggioranza della salute dei cittadini non interessa niente, ma sono attenti a strizzare l’occhio a sanità privata a ogni decreto utile”.

26/06/2024 - 19:49

“Assalto alla diligenza sul decreto casa. La maggioranza presenta circa 300 emendamenti al decreto presentato in fretta e furia dal governo prima delle elezioni” così il capogruppo democratico nella commissione Ambiente della Camera, Marco Simiani, che sottolinea “i partiti di maggioranza vanno ormai in ordine sparso e senza alcun coordinamento. I 105 emendamenti della Lega, i 103 di forza italia e i 66 di fratelli d’Italia sono sicuramente un dato politico che non può passare inosservato”.

26/06/2024 - 19:12

“Il Decreto Salva casa rischia di essere soltanto un provvedimento salva abusi che dimentica totalmente i cittadini, le famiglie ed i giovani che hanno oggi difficoltà a trovare una abitazione dignitosa a costi sostenibili: per questo motivo il Partito Democratico ha presentato emendamenti specifici su temi di stretta attualità per garantire il diritto alla casa, realizzare un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, limitare la crescita esponenziale nelle città dei B£B, contrastare il caro affitti, aumentare l’offerta di alloggi per gli universitari fuorisede e sostenere i giovani per l’acquisto della prima casa. Il nostro obiettivo è approvare una legge organica che contrasti anche il consumo di suolo, il decoro delle città e dia le giuste risorse ai Comuni per migliorare le politiche abitative”: è quanto dichiara il capogruppo Pd In Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.

“Coerentemente con gli impegni presi in Commissione come Pd abbiamo quindi presentato un numero limitato di proposte emendative per migliorare il testo. Abbiamo però appreso con sorpresa che la stessa maggioranza considera il decreto totalmente sbagliato: due terzi degli emendamenti (quasi 300 su circa 500 depositati) sono infatti a firma dei partiti che sostengono il Governo Meloni”: conclude Marco Simiani.

26/06/2024 - 18:24

Il Ministero dell’ambiente avalla la scelta di Toti e della Lega in Regione e promuove la perimetrazione provvisoria del Parco di Portofino limitata a tre comuni. Da tempo stigmatizziamo questa decisione incomprensibile e inaccettabile, che disattende: la volontà dei sette comuni che avevano chiesto di entrare nel Parco; il parere di Ispra, che sottolineava come non ci fosse motivo di ridurre la perimetrazione di aree di rilevante valore naturalistico e disattende anche la giustizia amministrativa andando contro i pareri del Tar che hanno dato una sonora e motivata bocciatura alla perimetrazione a tre. Con questa scelta, il centrodestra locale e il Governo consenziente tengono in ostaggio un’intera porzione di territorio privandola di una maggiore opportunità di sviluppo e tutela. Non rispettano la volontà di enti locali e associazioni che si sono chiaramente espressi contro un parco francobollo e bloccano finanziamenti essenziali per uno sviluppo sostenibile. Il Ministero - nonostante in un inciso parli di possibile, futura estensione in sede di perimetrazione definitiva, senza però precisare tempi e modalità e rimandando sempre tutto alla Regione, che già si è chiaramente espressa sulla sua posizione, si mostra ostaggio di una Giunta regionale acefala, con il Presidente agli arresti domiciliari, e ignora pronunciamenti, pareri e richieste che non possono e non dovrebbero essere trascurati e sottovalutati”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio dopo la riposta all’interrogazione presentata con il capogruppo PD in Commissione Ambiente Marco Simiani, in cui chiedevano al Ministero dell’Ambiente quale fosse la posizione rispetto alla riduzione drastica del perimetro del Parco di Portofino dopo le recenti sentenze del Tar che hanno palesemente sconfessato le indicazioni della Regione e annullaro il decreto del Ministero.

26/06/2024 - 15:54

Come in edilizia va introdotto il durc di congruità anche nel settore agricolo

“Gli atti parlamentari sono accessibili a tutti e la carta canta: l'unica cosa che gli italiani sanno è che 3 mesi fa in quel striminzito decreto sul Pnrr di cui parla il ministro Ciriani, il governo ha bocciato gli emendamenti del Pd che chiedevano l'incremento delle assunzioni di ispettori per la sicurezza sul lavoro. Questo è un dato certo! Voi siete sempre quelli del giorno dopo e solo grazie alla tragedia della morte di Satman Singh vi siete accorti del caporalato. Una morte che non può essere derubricata ad un fatto di cronaca nera perché è un pezzo del sistema malato della filiera agricola. E solo ora dopo due anni decidete di convocare un tavolo con le parti sociali”. Così il deputato dem, Arturo Scotto, Capogruppo Pd in Commissione Lavoro, intervenendo nella replica del question time al ministro Ciriani sulla sicurezza del lavoro dopo i gravissimi casi di caporalato degli ultimi giorni.

“Non avete ancora introdotto – ha continuato Scotto - gli indici di congruità nel settore agricolo così come è stato fatto nell'edilizia. A titolo di esempio vi ricordo che in due anni dall'introduzione del durc di congruità sono emersi nell'edilizia 70mila casi di lavoro nero. Occorre fare lo stesso nell'agricoltura e fare la scelta drastica di abolire la legge Bossi-Fini perché i  lavoratori migranti e 'a nero' saranno sempre ricattabili e, senza permesso di soggiorno, difficilmente potranno denunciare il caporale che ti sfrutta e ti manda a morire nei campi. Servono risposte incisive e non promesse a vuoto”.

Nel presentare l’interrogazione, la deputata dem Maria Cecilia Guerra, ha chiesto a Ciriani "quali urgenti iniziative ritenesse di dover adottare al fine di definire una nuova e credibile strategia di contrasto del lavoro irregolare e del caporalato”.

24/06/2024 - 19:38

“L’eliminazione del termine del 31 luglio prossimo per l’approvazione del progetto esecutivo, visto che non si è conclusa la partita delle correzioni sostanziali al ‘progetto definitivo’ e la decisione di tramutare il Ponte sullo Stretto in uno ‘spezzatino’ in più fasi che si possono approvare man mano, rappresentano l’ultima truffa ai danni dei cittadini italiani e delle casse dello Stato del ministro Matteo Salvini. Si concretizza il rischio di realizzare soltanto una sequela di mini ecomostri senza avere neanche la certezza di vedere un giorno realizzata l’intera opera. E oltre il danno anche la beffa della continua lievitazione dei prezzi visto che a cantieri ancora non aperti il decreto già stabilisce l’aggiornamento dei prezzi in favore dell’appaltatore WeBuild, il Consorzio che secondo la stessa Anac sta accumulando solo vantaggi senza obblighi. Per tutte queste ragioni il Partito democratico sostiene la battaglia delle cittadine e cittadini dello Stretto, che hanno anche scritto una lettera al prefetto di Reggio Calabria perché preoccupati non solo dell'aggressione che i territori stanno subendo per questa gigantesca operazione speculativa, ma che sono anche indignati soprattutto per un emendamento della Lega al Decreto Sicurezza che prevede un inasprimento della pena da 4 a 20 anni di reclusione per chi si mobilita per impedire la realizzazione di opere strategiche di utilità pubblica. Non possiamo rimanere alla finestra mentre va in scena questo attacco anche al diritto a manifestare”.

Così il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.

21/06/2024 - 12:10

"Raccogliendo l'appello di Amnesty International, insieme a 71 deputate e deputati di diversi gruppi politici, abbiamo mandato una lettera al presidente della Tunisia Kaïs Saïed per chiedergli la liberazione dell'avvocata e opinionista Sonia Dahmani. Dahmani è stata arrestata durante una diretta dell'emittente televisiva France24 da uomini a volto coperto che hanno fatto irruzione all'interno della Camera penale di Tunisi perché aveva espresso pareri critici nei confronti di Saïed. La sua vicenda ha suscitato molto scalpore mobilitando anche gli ordini degli avvocati europei, incluso quello italiano, che ne hanno chiesto la scarcerazione, oltre che i corrispondenti dei media stranieri in Tunisia.
La vicenda dell'avvocata tunisina rientra nelle politiche fortemente repressive del regime di Tunisi che perseguita attiviste e attivisti per i diritti umani, giudici, giornalisti, oppositori politici, sindacalisti e, nelle ultime settimane, anche operatori delle organizzazioni che si occupano di fornire assistenza a migranti e richiedenti asilo. È nostra convinzione che la tutela dei diritti umani, civili e politici non abbia confini e rappresenti un valore universale in cui tutta la comunità internazionale si debba riconoscere.
Di fronte all'immobilismo del governo Meloni che sigla costosi accordi con Saïed senza porre alcuna condizione sul rispetto dei diritti umani e democratici e delle libertà politiche e civili, non possiamo tacere. Per questo abbiamo aderito alla richiesta di Amnesty: non si possono fare patti con regimi autocratici, per il solo scopo di limitare le partenze dei migranti verso l'Europa, senza pretendere che i diritti fondamentali delle persone vengano ripristinati e rispettati". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

Ecco il testo della lettera con le firme:

Gentile Presidente Saïed,

siamo a scriverle in qualità di membri della Camera dei Deputati della Repubblica italiana per esprimerle le nostre gravi preoccupazioni per l’arresto e la detenzione arbitraria dell’avvocata e opinionista tunisina Sonia Dahmani, il cui arresto viola il diritto internazionale dei diritti umani, compresi gli articoli 6 e 9 della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli e gli articoli 9 e 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui la Tunisia è parte.

Il 7 maggio 2024, durante un programma televisivo, Sonia Dahmani aveva espresso pubblicamente commenti critici rispetto alla situazione migratoria in Tunisia, domandandosi: «Di quale straordinario Paese stiamo parlando? Quello che la metà dei giovani vuole lasciare?».

Il 9 maggio ha poi annunciato di essere stata convocata da un giudice istruttore e al momento è indagata per violazione dell’articolo 24 del decreto legge 54, che prevede cinque anni di carcere e una multa di 50.000 dinari – equivalente a circa 15.000 euro – per chiunque utilizzi le reti di telecomunicazione per produrre, inviare o diffondere «notizie false», «dati falsi», «voci false» o «documenti falsi, falsificati o falsamente attribuiti», al fine di danneggiare, diffamare o incitare alla violenza contro altri; di minare la pubblica sicurezza o la difesa nazionale; di diffondere la paura o incitare all’odio. Tali pene sono raddoppiate se la vittima è un pubblico ufficiale.

Il 10 maggio, non essendo stata informata del motivo della sua convocazione, Sonia Dahmani si è rifiutata di prendere parte all’udienza davanti al giudice istruttore e ha chiesto il rinvio ad altra data. La richiesta non è stata accolta dal giudice istruttore e l’11 maggio – sulla base di un mandato di arresto emesso dal giudice – le forze di sicurezza hanno fatto irruzione negli uffici dell’Ordine degli avvocati e hanno tratto in arresto Sonia Dahmani, con modalità violente, trasmesse in diretta dall’emittente televisiva France 24.

Questi eventi hanno suscitato in noi, deputate e deputati della Repubblica italiana, una grande preoccupazione; anche in considerazione del fatto che, dalla seconda settimana di maggio 2024, sono stati attuati atti repressivi persino nei confronti degli operatori delle organizzazioni che si occupano di fornire assistenza a migranti e richiedenti asilo. È nostra convinzione che la tutela dei diritti umani, civili e politici non abbia confini e rappresenti un valore universale in cui tutta la comunità internazionale si debba riconoscere.

Alla luce della gravità dei fatti sopra esposti, siamo dunque a chiederle di garantire il rilascio immediato e incondizionato di Sonia Dahmani e di assicurare che l’infondata indagine penale a suo carico venga archiviata.

Inoltre, chiediamo alle autorità tunisine di porre fine agli arresti mirati di avvocati, giornalisti e attivisti che si battono per l’esercizio pacifico dei loro diritti umani, compresi i diritti alla libertà di espressione, di riunione pacifica e di associazione.

Cordiali saluti.

 

DEPUTATE E DEPUTATI

Laura Boldrini, Davide Aiello, Vincenzo Amendola, Stefania Ascari, Carmela Auriemma, Ouidad Bakkali, Mauro Berruto, Angelo Bonelli, Chiara Braga, Alessandro Caramiello, Ida Carmina, Dario Carotenuto, Susanna Cherchi, Paolo Ciani, Sergio Costa, Gianni Cuperlo, Augusto Curti, Benedetto Della Vedova, Gianmauro Dell’Olio, Paola De Micheli, Eleonora Evi, Piero Fassino, Giorgio Fede, Emiliano Fenu, Antonio Ferrara, Sara Ferrari, Ilaria Fontana, Antonella Forattini, Federico Fornaro, Emiliano Fossi, Nicola Fratoianni, Marco Furfaro, Valentina Ghio, Francesca Ghirra, Andrea Gnassi, Stefano Graziano, Marco Grimaldi, Lorenzo Guerini, Giovanna Iacono, Patty L’Abbate, Arnaldo Lomuti, Marianna Madia, Ilenia Malavasi, Francesco Mari, Maria Stefania Marino, Matteo Mauri, Roberto Morassut, Daniela Morfino, Federica Onori, Matteo Orfini, Andrea Orlando, Anna Laura Orrico, Ubaldo Pagano, Emma Pavanelli, Vinicio Peluffo, Pasquale Penza, Fabio Porta, Giuseppe Provenzano, Lia Quartapelle Procopio, Andrea Quartini, Toni Ricciardi, Silvia Roggiani, Marco Sarracino, Rachele Scarpa, Artuto Scotto, Debora Serracchiani, Marco Simiani, Roberto Speranza, Daniela Torto, Alessandro Zan, Luana Zanella, Nicola Zingaretti.

Roma, 20 giugno 2024

19/06/2024 - 12:25

“La maggioranza in Parlamento dà vita durante la notte al decreto spacca Italia mentre oggi arriva la procedura d’infrazione Ue per deficit eccessivo oltre il 3% che costerà agli Italiani lacrime e sangue. Il Governo Meloni festeggia lo spacca Italia invece di occuparsi delle emergenze economiche in corso. E intanto tace sui giovani del suo partito che inneggiano al piu becero fascismo e nazismo. Ma dove troveranno i fondi per finanziare tutto questo? Cosa diranno agli italiani in autunno?”. Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio di Montecitorio.

18/06/2024 - 16:47

“Per rispetto dell'Aula, mi sarei aspettato almeno una motivazione per cui la maggioranza ha chiesto l'inversione dell'ordine del giorno dei lavori a Montecitorio e invece c'è solo la richiesta di posporre un decreto in scadenza. Fino ad ora il disegno di conversione di un decreto in legge aveva sempre avuto la precedenza su tutto. Quindi o ci troviamo di fronte ad un provvedimento che è al fuori di tutte le regole – e lo avevamo già capito dai lavori di Commissione quando il governo voleva chiudere l'autonomia differenziata entro una certa data – oppure davanti a un provvedimento che deve seguire il normale iter parlamentare. Quali sono gli obblighi istituzionali e non politici che ci impongono tale accelerazione? Perché ci viene imposta l'ennesima forzatura?” Lo dichiara il deputato dem Federico Fornaro in Aula di Montecitorio criticando la decisione di modificare l'ordine del giorno dei lavori anticipando la discussione sull'autonomia differenziata.

“Se la discussione e il voto sull'autonomia viene rimandata a domani o giovedì, decade il disegno di legge? No.” ha continuato Fornaro. “Forse non vi fidate tra di voi e avete paura che qualcuno possa cambiare idea. Le vostre forzature dei regolamenti e del normale rapporto tra maggioranza e opposizione in Parlamento provoca un profondo disagio. Volete fare la doppietta per accontentare alla Camera e al Senato due partiti di maggioranza sui loro cavalli di battaglia. Passo dopo passo state attuando una vera e propria dittatura della maggioranza. Fermatevi!”

18/06/2024 - 15:29

“Il problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari è purtroppo un dato noto. Ma a seguito del decreto Caivano assistiamo al sovraffollamento anche dei carceri minorili e siamo davvero preoccupati. Molti deputati si sono impegnati in questi primi due anni di legislatura ad accendere un riflettore su quelle che sono le condizioni di detenzione in Italia negli istituti carcerari e il Pd con la campagna 'Bisogna aver visto' si sta impegnando in prima persona per dare risposte concrete a un'emergenza che molti sembrano sottovalutare”. Lo dichiara la deputata dem Michela Di Biase chiedendo al ministro Norbio di riferire con urgenza in Aula di Montecitorio sulla condizione del sistema carcerario in Italia.

“Esiste una proposta di legge già calendarizzata in Aula, la proposta a prima firma Giachetti. Non procrastiniamo la discussione perché non c'è più tempo da perdere. L'allarme che arriva dalla condizione delle carceri italiane non può rimanere inascoltato. Dopo due anni di annunci del fantomatico Piano carceri da parte del ministro Norbio, oggi è tabula rasa senza alcuna iniziativa a parte le solite dichiarazioni spot del governo”, ha concluso Di Biase.

18/06/2024 - 12:50

“La maggioranza non si è presentata in Commissione Cultura della Camera e ha disertato il piano di audizioni sul decreto scuola, sport e disabilità. Un altro sfregio al ruolo del parlamento da parte di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Questa mattina sono stati ascoltati oltre 20 auditi in rappresentanza di 16 associazioni della scuola, sindacati e del mondo dello sport, che hanno svolto le proprie relazioni in un contesto imbarazzante, in cui non era presente nessun esponente della maggioranza” così in una nota congiunta la capogruppo del Pd in commissione cultura della Camera, Irene Manzi, il responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, Gaetano Amato del Movimento 5stelle e Valentina Grippo, capogruppo di Azione, gli unici deputati presenti alle audizioni della mattinata.

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